La revoca della sospensione all’uso del vaccino è un grande sollievo perché dobbiamo dare un’accelerazione alla campagna vaccinale. Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel corso di una conferenza sul pronunciamento dell’Ema sul vaccino AstraZeneca.
Ad ogni modo “i vaccini devono rispondere ai criteri di sicurezza e dunque c’è stato un procedimento cautelativo sulla base del principio di precauzione”, ha aggiunto specificando che “prima della sospensione del vaccino avevamo raggiunto un ritmo sostenuto di vaccinazioni, con circa 200 mila somministrazioni al giorno. Ora dobbiamo raddoppiare questo ritmo. La campagna vaccinale può entrare nel vivo. In questa fase dell’epidemia, in Italia “c’è un’elevata incidenza” di soggetti positivi al Covid-19 “con 250 casi per 100mila abitanti. Rinunciare ora ad una forte campagna vaccinale sarebbe estremamente rischioso”, ha aggiunto. Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute ha infine fatto sapere che “non sono previste modifiche alle procedure di vaccinazione ma verrà comunque aggiornato il consenso informato, per tutti i vaccini”.
Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini ha annunciato che “da giugno ci sarà il vero inizio della campagna vaccinale di massa con 500 mila persone vaccinabili ogni giorno”. “I vaccinati” con il siero di AstraZeneca “devono stare tranquilli” ha chiarito aggiungendo che “non c’è motivo per fare trattamenti pre o post vaccinali per prevenire eventi rarissimi” come la trombosi “e ancora non correlati” alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. “Non si proceda a fare trattamenti profilattici né trattamenti successivi alla vaccinazione”, ha chiarito.
Magrini ha sottolineato che “i benefici del vaccino di Astrazeneca superano ampiamente i rischi e dunque è benefico e sicuro per l’attuale campagna vaccinale, senza limitazioni di età o sostanziali controindicazioni per l’uso”.
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