Il rafforzamento della cooperazione tra Siria ed Emirati Arabi Uniti e la necessità di raggiungere la stabilità in Medio Oriente sono stati al centro dell’incontro, avvenuto oggi ad Abu Dhabi, tra il presidente siriano Bashar al Assad e l’omologo emiratino Mohammed bin Zayed al Nahyan. Lo ha riferito l’agenzia di stampa siriana “Sana”, secondo la quale Assad e la moglie Asma sono stati accolti dal presidente emiratino presso l’aeroporto di Abu Dhabi. “I colloqui hanno toccato le relazioni bilaterali tra i due Paesi e le modalità per rafforzarle (…). L’incontro si è concentrato anche sulle dinamiche positive nella regione e sull’importanza di raggiungere la stabilità e lo sviluppo attesi dalla popolazione”, ha spiegato l’agenzia di stampa siriana. Da parte sua, il presidente emiratino ha ribadito l’importanza “di restituire la Siria al mondo arabo e di rafforzare le relazioni tra i Paesi della regione”. I due hanno inoltre discusso della necessità di rafforzare la cooperazione in ambito economico.
Gli Emirati sono stati il secondo Paese del Golfo visitato da Assad dopo il devastante terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia lo scorso 6 febbraio. Abu Dhabi ha già stanziato 100 milioni di dollari per offrire sostegno Siria e ha inviato centinaia di tonnellate di aiuti umanitari al Paese per mitigare le conseguenze del disastro. Il devastante sisma che ha posto in primo piano la questione dell’invio di aiuti umanitari al governo di Damasco, da oltre dieci anni quasi del tutto isolato a livello internazionale, sia dalla comunità occidentale che dagli stessi Paesi arabi. Vale la pena ricordare che Damasco è stata espulsa dalle riunioni della Lega araba e, eccetto i contatti con gli Emirati, a livello ufficiale è stato un decennio di gelo diplomatico.
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