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E’ stato arrestato questa mattina il leader del partito di opposizione Madre Armenia, Andranik Tevanyan, a causa delle proteste organizzate nel centro di Erevan, la capitale del Paese caucasico. Secondo quanto riferito dai profili social della formazione politica, “Tevanyan è stato arrestato durante una manifestazione di disobbedienza civile e condotto al dipartimento di polizia del distretto di Erebuni”. Da martedì, a causa degli sviluppi della situazione nel Nagorno-Karabakh, gruppi di manifestanti si sono radunati nei pressi del palazzo del governo armeno e dell’ambasciata russa.
In alcuni casi i dimostranti hanno cercato di prendere d’assalto l’edificio governativo e di sfondare il cordone di polizia costringendo gli agenti presenti a utilizzare granate stordenti. Tuttavia, il cordone di polizia davanti al palazzo del governo armeno ha resistito ai tentativi di assalto. Le proteste sono proseguite nelle giornate di mercoledì e di ieri, con nuovi scontri fra i manifestanti e polizia in Piazza della Repubblica, proprio nei pressi della sede dell’esecutivo. Questa mattina, inoltre, è stato riferito che i manifestanti che chiedono le dimissioni del primo ministro Nikol Pashinyan hanno bloccato un importante snodo cittadino, viale Myasnikyan, che collega il centro della capitale armena con le zone periferiche e la strada interstatale che conduce in Georgia.
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