Un buco da oltre 250 milioni di euro sui bilanci di Ama che verrà risanato con il rifinanziamento da parte di Roma Capitale di una somma pari a 256,4 milioni di euro, di cui 106,4 milioni di euro che si concretizzano nella rinuncia a crediti di Roma Capitale e 150 milioni di euro attraverso disponibilità liquide (di cui 100 da tradurre in aumento di capitale sociale). All’accertamento, definito “operazione verità” dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, ha fatto seguito l’approvazione da parte della giunta capitolina dei bilanci 2017, 2018 e 2019 dell’azienda capitolina per la gestione del ciclo dei rifiuti. “È una giornata storica – ha detto Raggi -. In questi anni ci siamo rifiutati di approvare bilanci non veritieri” e “abbiamo scoperchiato il vaso di pandora. Abbiamo messo le mani sui bilanci di Ama dal 2003 e scoperto un buco da 250 milioni di euro, fatto rubando soldi ai cittadini romani, questo è il motivo per cui non abbiamo approvato i bilanci fino a oggi”. La sindaca diverse settimane fa si era recata in procura proprio per riferire quanto emerso dall’analisi dei bilanci di Ama.
“Sono partite le azioni di responsabilità nei confronti di chi ci ha preceduto”, ha sottolineato oggi Raggi, che ha parlato di “bilanci gonfiati”. Tre le questioni che, secondo il controllo effettuato dall’amministrazione capitolina, hanno falsato i bilanci negli anni passati: una stima errata, fatta per eccesso, sul valore degli immobili residenziali del Centro carni che “era stato valutato circa 140 milioni di euro” ma “ne vale 24”, ha chiarito la sindaca; un indebitamento dell’azienda nei confronti delle banche pari a 600 milioni di euro; la partita dei 18 milioni di euro dei crediti cimiteriali “che erano la punta di un iceberg fatto da partite debito-creditorie che non giravano tra l’azienda e il Comune per oltre 100 milioni di euro”, ha chiarito Raggi.
A oggi i bilanci del 2017 e del 2018 sono stati chiusi in negativo, quello del 2019 in utile. Il bilancio 2017 chiude con una perdita di 227 milioni di euro: su questo risultato incidono la svalutazione del Centro carni, che si attesta a 23,65 milioni di euro con conseguente effetto negativo sul conto economico per 115,8 milioni di euro; le attività di riconciliazione crediti-debiti con il socio che hanno determinato la costituzione di un fondo di svalutazione crediti di 115 milioni di euro; la restituzione al Comune di 156,6 milioni di euro di incassi Tari riscossi per conto di Roma Capitale. Il bilancio 2018 registra una perdita di 12 milioni di euro, con un risultato segnato in maniera determinante dall’incendio dell’impianto Tmb di via Salaria. Il bilancio 2019 presenta, in un contesto difficile per la chiusura del Tmb, un utile di 1,8 milioni di euro.
Il piano industriale di Ama, che segue il risanamento, prevede 300 nuovi posti di lavoro con l’ingresso di 225 operatori ecologici, 40 meccanici, 20 operatori cimiteriali e 15 operatori impianto. Entro il 2024 è contemplata la realizzazione dei due nuovi impianti di compostaggio di Casal Selce e Cesano per il trattamento della frazione organica, nuovi centri di raccolta, due nuovi impianti di selezione del multimateriale e un nuovo impianto di Trattamento meccanico biologico. Il piano punta a raggiungere il 61 per cento di raccolta differenziata entro il 2025. Sono previsti modelli differenziati di raccolta, sia stradale che porta a porta, a seconda delle caratteristiche dei territori, e investimenti per l’acquisto di 37 mila nuovi cassonetti, 88 nuove spazzatrici, 298 nuovi mezzi per la raccolta stradale e 459 mezzi leggeri per il servizio porta a porta.
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