Banner Leonardo

Alla Luiss un evento per evidenziare il ruolo delle imprese a controllo estero

Il terzo rapporto realizzato dall’Osservatorio imprese estere di Confindustria e Luiss, “Le imprese estere in Italia: tra segnali di ripresa e nuovi rischi globali”, è stato presentato oggi a Roma presso The Dome – Campus Luiss in occasione del primo Annual Meeting dell’Advisory Board investitori esteri (Abie) di Confindustria, dal titolo “Le imprese globali e il mondo che verrà”

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

Le 15.631 imprese a controllo estero attive in Italia forniscono un contributo significativo all’economia nazionale, rappresentando dei partner strategici per la crescita della competitività del Paese. È quanto emerso dal terzo rapporto realizzato dall’Osservatorio imprese estere di Confindustria e Luiss, “Le imprese estere in Italia: tra segnali di ripresa e nuovi rischi globali”, presentato oggi a Roma presso The Dome – Campus Luiss in occasione del primo Annual Meeting dell’Advisory Board investitori esteri (Abie) di Confindustria, dal titolo “Le imprese globali e il mondo che verrà”. Diverse le personalità intervenute nel corso dell’evento, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al presidente di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Matteo Zoppas, e alla vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria e presidente di Abie, Barbara Beltrame Giacomello. Trasmesso, poi, un videomessaggio del ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nel quale il titolare della diplomazia ha evidenziato come negli ultimi 25 anni l’Italia abbia saputo diversificare il suo sistema produttivo affiancando ai settori tradizionali quelli a più alto valore aggiunto e sia diventato un Paese all’avanguardia in settori strategici come la microelettronica avanzata, il supercalcolo e le energie alternative.


L’Italia cresce e può diventare un luogo privilegiato per ricollocarsi nella filiera produttiva, mentre in altri “Paesi le piazze vengono assaltate dai manifestanti”. È quanto dichiarato dal ministro Urso, secondo cui l’Italia ha caratteristiche prima considerate “anomalie”, ma che oggi sono “vantaggi competitivi” e che possono diventare un modello per altri Paesi. “Lo dimostrano le performance del sistema imprenditoriale italiano”, dell’ultimo periodo, ha fatto notare il ministro, aggiungendo: “Non siamo in recessione, siamo il Paese europeo che cresce di più e che crea occupazione in un contesto sociale in cui in altri Paesi le piazze vengono assaltate dai manifestanti”. Anche l’ecosistema creato in Italia è “vantaggioso” rispetto ad altri Paesi del continente europeo, ha continuato Urso. Nell’occasione il ministro ha colto l’occasione per menzionare le diverse misure e iniziative intraprese dal governo per migliorare il clima imprenditoriale. Tra queste, la realizzazione di un fondo sovrano sul Made in Italy per aiutare le imprese, italiane o straniere, nei propri investimenti e che riguarderà “tutta la filiera, dall’approvvigionamento di materie critiche, fino al prodotto finale”. In tale quadro, tra due settimane verrà presentato un provvedimento relativo alla legge quadro sul Made in Italy, “frutto della consapevolezza di qual è la natura del nostro Paese e la sua mission per assumere un ruolo centrale nell’economia dell’Europa occidentale”.

Realizzate, inoltre, misure semplificative per “le materie prime nel nostro Paese”, ad esempio nel settore del legno arredo, per utilizzare il patrimonio boschivo a disposizione senza trascurare l’impatto ambientale. Per quanto riguarda le competenze professionali, Urso ha menzionato l’istituzione del liceo per il Made in Italy. “Il prossimo anno (2024-25) saremo nelle condizioni di aprire un liceo (per il Made in Italy) nei principali distretti industriali italiani legati alle specificità di ciascun distretto”. Menzionati, poi, un piano nazionale sulla micro-elettronica, per far sì che il nostro Paese possa diventare attrattivo nella produzione tecnologia digitale e green, e un Chips Act italiano in parallelo a quello europeo che sarà approvato a giugno. “L’obiettivo è di non seguire più quello che l’Europa ci indica, ma prevenire ed essere attivi anche nella formazione di regolamenti e direttive europee”, ha fatto sapere il ministro, precisando: “Incoraggiamo gli investitori con una visione da Stato stratega”. “Abbiamo utilizzato il Golden Power non per vietare qualcosa, ma per garantire l’interesse nazionale” ha anche dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, precisando: “La nostra concezione è di uno Stato che consente, secondo un preciso indirizzo strategico, la tutela del nostro interesse nazionale”.

Zoppas, invece, ha posto l’accento su un cambiamento cui si assiste al giorno d’oggi, il cosiddetto reshoring, ovvero il processo che consiste nel riportare a casa personale o servizi precedentemente esternalizzati o delocalizzati. Per il presidente di Ice è un segnale di un’inversione di tendenza rispetto a 20 anni fa, quando c’era una situazione geoeconomica diversa, con determinati valori di manodopera, costi produttivi e altri elementi che costringevano le aziende a spostarsi per non perdere i propri clienti. Oggi, ha riferito Zoppas, il governo sta lavorando per fare in modo che sia conveniente venire in Italia e la stessa Ice si sta muovendo “insieme al sistema Paese” anche per rafforzare lo stock di investimenti dall’estero da 400 miliardi di euro circa in continua crescita. Tra i rappresentanti di aziende quali Sanofi e il Gruppo Nestlé, anche il presidente Europa sud occidentale di Philip Morris International, Marco Hannappel. Rispondendo a una domanda su come la dimensione globale e locale possano coniugarsi, Hannappel ha evidenziato che nel fare ciò è fondamentale il ruolo delle multinazionali e l’interazione dei capofiliera che sono chiamati “a mettere insieme anche piccole e piccolissime imprese italiane”. Philip Morris, ad esempio, può contare su “38 mila persone che lavorano nella filiera integrata composta sia da imprese giganti sia da un coltivatore nel beneventano con un terreno di due ettari”, il quale realizza un prodotto che poi viene inserito nel processo.

Intervenuto, infine, il presidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati, Giulio Tremonti, il cui intervento è stato incentrato su tre dimensioni: Italia, Europa e mondo. “L’Italia gode di una grande stabilità politica, soprattutto se comparata con Paesi in cui al governo serve un consenso al 17 per approvare un provvedimento. La stabilità si sviluppa almeno sulla legislatura”, ha affermato Tremonti. Il presidente della Commissione Affari esteri ha però rilevato come, guardando al futuro, non sia più possibile parlare di una proiezione paneuropea. “La guerra determina una svolta nel destino dell’Europa. Non è una guerra banale, ma influisce drammaticamente sul futuro del continente. Finisce l’idea paneuropea, “dall’Atlantico agli Urali”, ha dichiarato Tremonti. Alla luce di questa considerazione, per Tremonti è necessario “trovare all’interno (dell’Europa) un equilibrio politico ed economico”, ma ciò è “difficile perché ci sono diversità” interne. “L’Europa ha avuto un periodo straordinario a numeri chiusi, poi i numeri si sono allargati e il ‘voto veto power’ blocca iniziative necessarie”, ha aggiunto Tremonti. “Il destino è in Europa ma è di enorme complessità”. Accanto a un “punto drammatico” dell’ultimo decennio legato al “passaggio dalla austerity alla liquidity”, Tremonti ha comunque evidenziato “punti di fiducia”, tra cui l’attrattività del nostro Paese. A livello nazionale, l’Italia ha sì “enorme debito pubblico, ma per il 30 per cento è collocato fuori”. “L’Italia ha un grande debito pubblico, ma un enorme risparmio privato. Ha pochissimo debito privato ed enorme proprietà immobiliare”, ha affermato Tremonti. A livello globale, “l’Occidente batte l’Asia e la Cina perchè abbiamo la libertà, e la libertà è ricerca, scienza, non è applicazione di dogmi e comandi”, ha fatto notare il presidente della Commissione Affari esteri.

Le imprese a capitale estero sono fattori strategici per il Paese, ha dichiarato Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria. Nel rapporto realizzato dall’Osservatorio imprese estere di Confindustria e Luiss, si evince che e imprese a controllo estero attive in Italia impiegano l’8,8 per cento degli addetti, realizzano il 19,0 per cento del fatturato, il 16,5 per cento del valore aggiunto e il 26,8 per cento della spesa in ricerca e sviluppo, il 32,3 per cento dell’export e il 50,3 per cento dell’import di merci. Dal rapporto emerge che le imprese estere che hanno investito in Italia mostrano una minor propensione a disinvestire tra il 2019 e il 2022 rispetto a quanto succede negli altri mercati globali, preferendo restare nel Paese con un presidio per lo più a valle delle filiere internazionali. Inoltre, il rapporto attesta che, rispetto al 2021, le imprese a controllo estero in Italia nel 2022 hanno registrato una crescita del 21 per cento delle esportazioni verso i Paesi esteri, che corrisponde all’incremento più alto in rapporto a tutte le altre tipologie di imprese che operano nel Paese. “Le imprese a capitale estero sono determinanti per la crescita del nostro Paese e i lavori dell’Osservatorio consentono di individuarne con chiarezza le ragioni”, ha dichiarato Beltrame Giacomello.

Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Ultime notizie

La Camera approva il decreto Migranti: ecco le misure principali

Il testo passa adesso all’esame del Senato e deve essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il prossimo quattro dicembre

Burkina Faso: almeno 40 morti nell’assalto jihadista alla città di Djibo

È di almeno 40 morti il bilancio del massiccio attacco jihadista avvenuto domenica scorsa nella città di Djibo, nella regione del Sahel, nel nord del ...

Trasporti, Sala: “La linea M1 sarà ripristinata entro sera”

La linea 1 della metropolitana sarà completamente ripristinata entro sera. Lo ha detto Giuseppe Sala, sindaco di Milano a margine del terzo appuntamen...

India: usciti dalla galleria tutti i 41 lavoratori rimasti intrappolati per 17 giorni

Il primo ministro dell’India, Narendra Modi, in un post sul social network X si è felicitato per il salvataggio: un successo “che emoziona tutti”

Israele non è disposto a prolungare la tregua oltre dieci giorni

Israele non è disposto a prolungare il cessate il fuoco oltre 10 giorni. Lo riferisce il quotidiano israeliano “Haaretz”, citando un funzionario secon...

Altre notizie

Intelligenza artificiale, Giorgetti: “Completato l’iter per l’avvio della Fondazione a Torino”

Posso annunciarvi che il Mef, insieme agli altri dicasteri coinvolti, ha completato l'iter per l'avvio della Fondazione che, avrà sede proprio qui a T...
Freetown - Sierra Leone

Sierra Leone, il ministro Bah: “Gli attacchi di domenica sono stati un tentativo di colpo di Stato”

Nel Paese prosegue intanto la caccia all’uomo per rintracciare i partecipanti all’azione di forza

La visita del ministro Urso per consolidare le relazioni commerciali con i Paesi del Golfo

In Qatar Urso ha illustrato le potenzialità dell’Italia come hub del gas europeo, nell’ambito del Piano Mattei

Pnrr, via libera dalla Commissione Ue alla quarta rata da 16,5 miliardi di euro per l’Italia

Gli investimenti compresi in questa richiesta di pagamento riguardano un'ampia gamma di settori, quali l'efficienza energetica degli edifici, le infrastrutture per l'idrogeno, l'assistenza all'infanzia, la transizione digitale, la mobilità sostenibile e l'inclusione sociale
hunter biden

Usa: Hunter Biden vuole testimoniare al Congresso il prossimo 13 dicembre

“Abbiamo già visto l’utilizzo di sessioni a porte chiuse per manipolare, finanche distorcere i fatti e disinformare il pubblico. Per questo, proponiamo un’udienza a porte aperte", si legge in una lettera inviata dal team legale dell’uomo d’affari alla commissione di Controllo e Sorveglianza della Camera dei rappresentanti