Una flotta dimezzata rispetto a quella attuale, un taglio significativo del personale con nuovi contratti e la partecipazione di Ita a bandi su marchio, handling e manutenzione. Sono questi, a quanto si apprende da fonti a Bruxelles, alcuni dei punti dell’accordo raggiunto tra governo italiano e Commissione europea sul fascicolo Alitalia. L’intesa raggiunta prevede il trasferimento diretto a Ita della parte relativa all’aviazione, ma con meno della metà dell’attuale flotta. Inoltre, anche il personale subirà un significativo taglio e avrà nuovi contratti.
Ita potrà partecipare ai bandi su marchio, handling e manutenzione che dovranno essere concorrenziali, trasparenti e aperti, per cui il fatto che Ita potrà parteciparvi non è garanzia di vittoria. Al contrario, non può essere trasferita la base clienti né il programma fedeltà. Per quanto riguarda le tempistiche, le fonti spiegano che questa partita si gioca più su campo italiano che europeo. Sta infatti all’Italia presentare un tabella di marcia per far partire la nuova compagnia che deve completare dei passaggi che non dipendono dalla Commissione. Che vanno dalle richieste per le licenze da parte di Ita ai bandi per il trasferimento degli asset. Le fonti spiegano che la Commissione europea porterà avanti le sue valutazioni e che se l’Italia presenterà i nuovi dati e compirà i vari passaggi celermente, la decisione arriverà in tempi utili da far partire Ita appena sarà pronta.
Il ministro per Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ritiene che l’intesa raggiunta oggi su Alitalia fra il governo e la Commissione europea sia “una tappa importante verso la soluzione del problema”, ma “non è finita”. “Abbiamo fatto dei passi in avanti, non è finita. Ci sono tanti passaggi tecnici, e non solo, però sicuramente oggi è una tappa importante verso la soluzione del problema”, ha detto Giorgetti, dopo l’incontro con il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Importante sarà la discontinuità tra Alitalia e la nuova compagnia. “Abbiamo il dovere di garantire l’operatività nella stagione estiva. Poi ci sarà la nuova compagnia che partirà alle condizioni che si stanno definendo”, ha detto Giorgetti. “La discontinuità è una condizione indispensabile e quindi evidentemente ci sarà”, ha aggiunto. La nuova compagnia potrà in ogni caso partecipare alla gara per il marchio Alitalia. In merito al nuovo vettore nazionale, “anche il governo vuole che nasca in condizione di sostenibilità economica”, ha detto il ministro. “Come tale ci sono delle condizioni di mercato, perché non si può fare semplicemente una azienda di Stato, deve essere un’azienda che dimostra di poter stare sul mercato. Questo è quello che chiede la Commissione europea, ma che vuole anche il governo italiano”, ha spiegato. “La nuova compagnia potrà partecipare alla gara per il marchio, sicuramente sì”, ha aggiunto.
In giornata la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager, ha avuto “un incontro positivo” con Giorgetti e il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Daniele Franco. Tra gli altri argomenti, hanno discusso il lancio di una nuova compagnia aerea Ita e il dossier Alitalia. “La Commissione sostiene gli sforzi dell’Italia per preparare il lancio di Ita come un nuovo e valido attore di mercato il più presto possibile in linea con le regole dell’Ue. Dopo intense e costruttive discussioni a tutti i livelli, la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica tra Ita e Alitalia. I contatti continueranno ora a pieno ritmo a livello tecnico”, ha dichiarato una portavoce della Commissione.
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