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Al Sisi inaugura un complesso per la produzione del quarzo con tecnologia italiana

Il progetto comprende cinque fabbriche, di cui quattro sono state costruite dall’azienda Minerali, mentre la lavorazione del quarzo avverrà con tecnologie e macchinari della Breton

Il Cairo
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© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

Il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al Sisi, ha inaugurato un complesso per la produzione di quarzo ad Ain Sukhna, nel Canale di Suez. Il progetto comprende cinque fabbriche: una nella miniera di quarzo a Marsa Alam su un’area di 250 mila metri quadrati per frantumare il minerale in piccole dimensioni; altre quattro ad Ain Sokhna su un’area di 300 mila metri quadrati. Questi ultimi quattro stabilimenti sono stati costruiti dall’azienda italiana Minerali, mentre la lavorazione del quarzo avverrà con tecnologie e macchinari della società italiana Breton. Alla cerimonia hanno preso parte anche l’ambasciatore d’Italia al Cairo, Michele Quaroni, e rappresentanti di aziende italiane.

Durante l’evento, Al Sisi ha invitato i partner stranieri a contribuire al progetto della produzione di quarzo ad Ain Sukhna. “Vi invitiamo a sostenere gli investimenti nel campo della produzione di quarzo attraverso le aziende italiane che sono leader in questo campo. Siamo pronti a rimuoveremo tutti gli ostacoli e forniremo tutto il sostegno necessario”, ha affermato il capo dello Stato egiziano. Inoltre, Al Sisi ha annunciato che l’Egitto ha bisogno di 700 milioni di dollari per completare le fasi della produzione del quarzo. “Siamo pronti ad offrire il progetto al settore privato, sia attraverso la quotazione in borsa che con investimenti diretti, dopo aver completato tutti gli studi”, ha detto Al Sisi, invitando l’esecutivo guidato da Mustafa Madbouly e il Fondo sovrano egiziano a presentare i progetti minerari agli investitori. Il volume delle riserve di quarzo in Egitto è stimato in circa 3,5 milioni di tonnellate.

In occasione dell’inaugurazione del complesso per la produzione del quarzo ad Ain Sukhna, nel Canale di Suez, l’ambasciatore d’Italia in Egitto, Michele Quaroni, ha dichiarato che “il volume degli investimenti italiani in Egitto ammonta a 6 miliardi di euro. L’Italia e l’Egitto sono partner nell’accesso ai mercati globali e l’Italia è il terzo maggiore investitore straniero in Egitto attraverso 1.200 aziende grandi e piccole”. Inoltre, il diplomatico ha aggiunto: “Vi sono iniziative in corso per rafforzare ulteriormente la Cooperazione nel settore manifatturiero e agrifood, come anche nel settore energetico, anche con l’obiettivo di fornire uno sbocco verso i mercati europei attraverso il nostro Paese”.

Il presidente del Consiglio di amministrazione dell’azienda italiana Breton, Luca Toncelli, ha affermato che “gli impianti di produzione di quarzo in Egitto sono i primi al mondo nel loro genere, perché producono in modo integrato lastre composite di quarzo, a partire dal miniera al prodotto finale”. Breton nel corso della sua storia ha costantemente collaborato con aziende egiziane per sviluppare tecnologia e lavorazione della pietra, e ha sempre fornito loro le macchine più moderne, ha affermato Toncelli, aggiungendo che la sua azienda ha sviluppato tecnologia e realizzato macchine installate in fabbriche di produzione di quarzo in Egitto.

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