Agostini (Irini): “L’Europa è pronta a riprendere l’addestramento della Guardia costiera libica”

Ammiraglio Fabio Agostini
Ammiraglio Fabio Agostini -

L’Europa è pronta a riprendere l’addestramento della Guardia costiera e della Marina libica, nonostante le “influenze politiche in Libia da parte di Paesi esterni all’Ue” siano di ostacolo. Lo afferma ad “Agenzia Nova” il contrammiraglio Fabio Agostini, comandante dell’operazione aeronavale europea EuNavFor Med – Irini, rispondendo a una domanda sul video – pubblicato dall’organizzazione non governativa Sea Watch – che testimonia le pericolose manovre della motovedetta Rad Jedir della Guardia costiera libica contro un gommone di migranti nella zona di ricerca e soccorso (Sar) di Malta. “Nella mia veste ufficiale – spiega Agostini – non ritengo opportuno commentare l’accaduto, ma posso rilevare il fatto che il comportamento della Guardia costiera libica, quando sottoposta all’addestramento da parte di EuNavFor Med – Sophia, da fine 2016 a fine 2019, aveva fatto registrare non solo un incremento di capacità operativa, ma anche un sostanziale cambio di passo riguardo della gestione degli eventi Sar e al trattamento dei migranti soccorsi”. “Quest’ultimo aspetto – aggiunge il contrammiraglio – è frutto della rilevanza data da EuNavFor Med all’integrazione di moduli addestrativi dedicati al rispetto dei diritti umani, questioni di genere e protezione delle categorie vulnerabili all’interno di ogni attività addestrativa sviluppata da Sophia, con il supporto degli Stati membri dell’Ue. Al termine del suo mandato (31 marzo 2020) in poco più di tre anni di intensa attività di training, Sophia ha addestrato 477 membri della Guardia costiera e Marina libica, che hanno raggiunto un buon livello tecnico operativo”.

Secondo l’operation commander di Irini, “un oggettivo riscontro sull’effettivo miglioramento nel trattamento dei migranti da parte della Guardia costiera libica (addestrata da Sophia) è stato anche confermato da esponenti di Oim e Unhcr in Libia, i quali non hanno registrato alcuna denuncia di maltrattamento da parte dei migranti durante le operazioni di soccorso della Guardia costiera libica, a partire dal 2017 fino al 2020”. Il riferimento di Agostini è all’Organizzazione internazionale per le migrazioni e all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. “Anche l’operazione Irini, incorpora nel suo mandato il compito di addestrare la Guardia costiera libica. Dal lancio dell’operazione (aprile 2020) abbiamo proposto più volte e in diverse occasioni la continuazione dell’addestramento della Guardia costiera e della Marina libica, anche durante gli incontri che ho avuto lo scorso anno con tutti i principali leader politici dell’allora governo di accordo nazionale (Gna)”, ha detto ancora il contrammiraglio, riferendosi all’ex Governo di accordo nazionale guidato dal premier Fayez al Sarraj. “Tuttavia, ad oggi, la complessa struttura di influenze politiche in Libia da parte di Paesi esterni all’Ue, non ha permesso di ottenere l’avallo delle autorità libiche per la ripresa delle attività addestrative da parte di EuNavFor Med”, aggiunge Agostini.

Il contrammiraglio non lo menziona mai, ma il principale Paese responsabile dell’addestramento dei guardiacoste libici è la Turchia. “Ad oggi, è di pubblico dominio il diretto coinvolgimento di un Paese che non appartiene all’Unione europea nell’addestramento delle Forze armate libiche, incluse la Guardia costiera e la Marina libica. Va rilevato che tale addestramento viene effettuato, paradossalmente, su mezzi messi a disposizione della Libia da parte dell’Europa e/o dai suoi Stati membri. Non sono comunque in grado di affermare come questo addestramento di natura tecnica venga effettuato”, precisa Agostini. “Dal canto nostro ritengo opportuno sottolineare che l’addestramento fornito fino al marzo 2020 da Eunavfor Med – Irini affiancava la parte più specificatamente tecnica-operativa con quella concernente i diritti umani, le questioni di genere ed altri temi che hanno poi riflessi sul modo in cui devono gestiti gli eventi di soccorso ed essere trattate le persone fermate e/o tratte in salvo”, riferisce ancora il comandante dell’operazione Irini.

L’operazione aeronavale europea, afferma il contrammiraglio Agostini, è pronta a riprendere l’addestramento della Guardia costiera e della Marina libica. “Irini, dall’inizio del suo mandato ha predisposto la ripresa delle attività a favore della Guardia costiera libica su due binari paralleli e complementari: da un lato la ripresa delle attività addestrative in piena continuità di efficacia con quanto già sviluppato durante l’operazione Sophia, mentre dall’altro lato ci si è prodigati a definire un congruo pacchetto di equipaggiamenti che sostengano lo sviluppo della capacità operativa della Marina e della Guardia costiera libica. Tali due linee d’azione sono state sottoposte all’attenzione delle competenti autorità europee”, spiega Agostini. “Per lo sviluppo di entrambe le linee d’azione, Irini si è basata sulle richieste e le effettive necessità operative e addestrative della Marina e della Guardia costiera, costituendo un pacchetto di iniziative attagliate alle reali esigenze di sviluppo di questo comparto della difesa libica, la cui funzione principale è quella di assicurare le condizioni di sicurezza marittima nella propria area di responsabilità che sono alla base di una ripresa e sviluppo economico sostenibile”, aggiunge il contrammiraglio.

“In questo ambito, è comune interesse di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo la proliferazione di condizioni di sicurezza che garantiscano la libera circolazione marittima ed il conseguente uniforme sviluppo economico. La United Nations Economic and Social Commission for Western Asia (Escwa) ha indicato che la pace in Libia, se mantenuta, porterà a enormi benefici economici, non solo per la Libia stessa, ma anche per tutta la regione per circa 162 miliardi di dollari fino al 2025″, conclude l’operation commander di Irini.

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