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Cooperazione: rapporto Onu, aumenta rischio fame nelle "aree calde" di 22 Paesi (4)

Roma, 29 mag 2023 18:26 - (Agenzia Nova) - Il rapporto avverte inoltre che lo sfollamento nei paesi vicini e le interruzioni del commercio rischiano anche di alimentare tensioni tra sfollati, coloro che li ospitano e nuovi arrivati, dal momento che molti paesi duramente colpiti sono già alle prese con un numero significativo di sfollati a fronte di pochi mezzi di sussistenza e limitate opportunità di lavoro, in particolare in Ciad e in Sud Sudan, dove il fragile contesto socio-politico rischia di deteriorarsi. Shock e stress economici continuano a causare la fame acuta in quasi tutti le aree calde, in una tendenza globale che continua dal 2022, quando i rischi economici stavano provocando la fame in più paesi e per più persone rispetto ai conflitti. Questi rischi sono in gran parte legati alle ricadute socioeconomiche della pandemia di Covid-19 e all'effetto domino della guerra in Ucraina. Si prevede che il 2023 porterà un rallentamento dell'economia globale con una stretta monetaria nei paesi ad alto reddito, aumentando il costo del credito, indebolendo le valute locali e aggravando ulteriormente la crisi del debito nelle economie a basso e medio reddito. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede una crescita del prodotto interno lordo (Pil) globale al 2,8 per cento nel 2023, il livello più basso in dieci anni, ad eccezione del crollo dovuto al Covid-19 nel 2020. Anche il Pil dell'Africa subsahariana crescerà dello 0,3 per cento in meno rispetto al 2022. Ad essere maggiormente colpiti, secondo le previsioni, saranno i paesi a basso e a medio reddito, per la lenta crescita prevista nei loro principali mercati di esportazione, insieme agli aumenti del tasso di inflazione nelle economie ad alto reddito. (segue) (Com)
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