Città del Vaticano, 02 apr 11:06 - (Agenzia Nova) - Papa Francesco, nell'omelia della domenica delle Palme, ricorda ai fedeli presenti in Piazza San Pietro che "per noi" Gesù "si è fatto solidale con noi fino al punto estremo, per essere con noi fino in fondo. Perché nessuno di noi si possa pensare solo e irrecuperabile. Ha provato l'abbandono per non lasciarci ostaggi della desolazione e stare al nostro fianco per sempre". "Fratello, sorella, l'ha fatto per me, per te – afferma il Pontefice – perché quando io, tu o chiunque altro si vede con le spalle al muro, perso in un vicolo cieco, sprofondato nell'abisso dell'abbandono, risucchiato nel vortice dei 'perché", ci sia speranza'. Non è la fine, perché Gesù è stato lì e ora è con te: Lui, il Padre e lo Spirito hanno sofferto la lontananza dell'abbandono per accogliere nel loro amore ogni nostra distanza. Perché ciascuno di noi possa dire: nelle mie cadute, nella mia desolazione, quando mi sento tradito, scartato e abbandonato, Tu ci sei, Gesù; nei miei fallimenti sei con me; quando mi sento sbagliato e perso, quando non ce la faccio più, ci sei, sei con me; nei miei 'perché' senza risposta sei con me. Il Signore ci salva così, dal di dentro dei nostri 'perché'. Da lì dischiude la speranza". "Ecco che l'abisso del nostro male – ricorda il Papa – viene immerso in un amore più grande, così che ogni nostra separazione si trasforma in comunione, ogni distanza in vicinanza, ogni tenebra in luce". "Fratelli e sorelle, un amore così, tutto per noi, fino alla fine, può trasformare i nostri cuori di pietra in cuori di carne, capaci di pietà, di tenerezza, di compassione", conclude Francesco. (Civ)
© Agenzia Nova - Riproduzione riservata