Roma, 08 feb 17:30 - (Agenzia Nova) - Le sanzioni contro la Siria ostacolano la consegna degli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto del 6 febbraio. Lo ha affermato l'inviato delle Nazioni Unite in Siria, Geir Pedersen, in dichiarazioni riprese dall’emittente panaraba “Al Arabiya”. L’inviato ha evidenziato come i siriani di tutte le aree colpite dal sisma abbiano bisogno di un sostegno urgente e, pertanto, è necessario superare tutte le divergenze politiche per garantire la consegna degli aiuti soprattutto nel nord-ovest del Paese, una zona controllata perlopiù da gruppi di opposizione al presidente siriano Bashar al Assad. “La devastazione provocata dal terremoto è inimmaginabile”, ha affermato Pedersen, aggiungendo: "I mezzi necessari alle operazioni di soccorso in Siria sono insufficienti. Stiamo aspettando che il governo siriano si attivi dopo l’invio degli aiuti, considerato che ha promesso di facilitarne l’ingresso." "Stiamo collaborando con tutti i governatorati siriani per fornire aiuti", ha poi affermato Pedersen, sperando di iniziare già domani a fornire aiuti alla Siria nord-occidentale attraverso il confine con la Turchia. Buona parte degli aiuti umanitari destinati al nord-ovest della Siria viene trasportata dalla Turchia attraverso il valico di Bab al Hawa, che rappresenta l’unica modalità con la quale le Nazioni Unite riescono a raggiungere i civili senza attraversare le aree poste sotto il controllo delle forze governative siriane. Tuttavia, negli ultimi anni le Nazioni Unite hanno più volte sottolineato che il trasferimento degli aiuti attraverso le linee del fronte, che richiede l'approvazione del governo di Damasco, non è sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione nel nord-ovest della Siria. (segue) (Res)
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