ISRAELE

Mostra l'articolo per intero...
 
 

Israele: Netanyahu posticipa la riforma della giustizia per evitare "guerra civile", stop agli scioperi (2)

Gerusalemme, 27 mar 19:48 - (Agenzia Nova) - Il piano di riforma della giustizia elaborato dal governo guidato da Netanyahu, la cui approvazione stava procedendo in modo spedito, aveva provocato manifestazioni di protesta organizzata per oltre tre mesi non solo in Israele, ma anche all’estero, soprattutto in occasione delle visite in Italia, Germania e Regno Unito di Netanyahu. Tuttavia, l’annuncio di ieri sera da parte di Netanyahu di rimuovere dall’incarico il ministro della Difesa, Yoav Gallant, reo di aver evidenziato la propria contrarietà al progetto di riforma e indicato i timori per la sicurezza del Paese, ha innescato un’ondata di proteste spontanee e scioperi a livello nazionale che hanno messo a dura prova l'unità della compagine composta da partiti di destra, estrema destra e religiosi. Oggi davanti alla Knesset, il parlamento di Israele, si sono svolte senza incidenti sia una manifestazione contro la riforma che una a favore. La protesta contro la riforma giudiziaria portata avanti dal governo Netanyahu è arrivata fin sotto la Knesset, a Gerusalemme. Dalle ore 14 decine di migliaia di persone, circa 115 mila secondo la polizia, con le bandiere bianco-azzurre israeliane, si sono date appuntamento per dire il loro “no” alla riforma. Cartelli con slogan e caricature, tantissime bandiere, tamburelli e megafoni per scandire gli slogan che chiedono “democrazia”. Dopo i disordini della notte, il sole - tornato dopo una settimana di pioggia - sembrava aver rasserenato anche gli animi. La folla che ha circondato la Knesset ha espresso il proprio pensiero e anche la propria preoccupazione in modo pacifico. “Siamo qui perché il governo vuole avere troppo potere. Vogliamo crescere nostro figlio in Israele quindi dobbiamo lottare” dice ad “Agenzia Nova” una giovane coppia che è arrivata con il figlio. “Vogliamo la democrazia in Israele e vogliamo che nostro figlio sia libero come lo siamo stati noi”. (segue) (Res)

"In questi anni ho potuto constatare la professionalità di Nova e ho avuto modo di incontrare di persona i tanti giornalisti, giovani e motivatissimi"

Lorenzo Guerini
Ministro della Difesa
22 luglio 2021


ARTICOLI CORRELATI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TUTTE LE NOTIZIE SU..
GRANDE MEDIO ORIENTE
EUROPA
AFRICA SUB-SAHARIANA
ASIA
AMERICHE