Milano , 24 mar 19:40 - (Agenzia Nova) - Pensare che la Cina e Xi Jinping possano essere intermediari per la pace in Ucraina è uno sbaglio, perché non è un alleato di Putin che può farlo. È quanto ha affermato l'ex presidente francese Francois Hollande, ospite questa sera alla presentazione della programmazione di attività del 2023 della Fondazione Feltrinelli a Milano. Lo ha dichiarato parlando delle battaglie di cui la sinistra deve riappropriarsi per riconquistare consensi "Perché la sinistra abbia un futuro - ha infatti illustrato - deve essere in grado di parlare di temi che uniscano categorie diverse della popolazione attorno a obiettivi comuni. La sinistra deve essere in grado di essere riconosciuta dai cittadini sia contro una protezione contro gli eccessi che minacciano la coesione sociale, si tratti degli eccessi dei populisti, della globalizzazione o dei possessori dei capitali; ma occorre anche che la sinistra sia garanzia di una vita migliore, e che riesca a parlare a tutti. Una volta che la sinistra avrà ritrovato questa ideologia, deve annunciare chiaramente quali sono le proprie battaglie: la battaglia è quello che darà senso all'azione collettiva e anche al voto". "La prima battaglia - ha specificato - è la democrazia, minacciata dall'esterno dai regimi autoritari, che pensano che siamo decadenti e non vogliamo difendere il cuore dei nostri impegni". Tra questi regimi, Hollande menziona Iran e Russia, ma anche la Cina e i "dirigenti" del Partito Comunista Cinese che la rappresentano. "Del resto - ha poi concluso - Putin si è sbagliato, perché ha pensato che invadendo l'ucraina gli europei e gli americani non avrebbero reagito". (Rem)
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