Napoli, 14 mar 14:32 - (Agenzia Nova) - "Il quadro attuale mostra segnali di speranza per il rilancio del territorio, ma i fattori di criticità non mancano e sono ancora da affrontare compiutamente per poter affermare di aver intrapreso un percorso di crescita duraturo. Criticità che si esplicano negli aspetti socioeconomici ben noti ed in particolare nella necessità - non più rinviabile - di investire nell'intera filiera delle competenze (dalla scuola al lavoro) al fine di porre le basi per la soluzione degli storici problemi occupazionali e sociali che rendono fragili qualunque risultato positivo venga raggiunto". Lo ha dichiarato a "Nova" Salvio Capasso, responsabile del servizio Imprese&Territorio di Srm (associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno). "A questo aggiungerei - ha proseguito Capasso - anche un altro aspetto essenziale che dovrebbe guidare le policy nazionali e territoriali, il tema della densità e della dimensione aziendale unitamente alla connessione digitale e materiale". "Qualunque intervento volto a potenziare la struttura produttiva del territorio - ha spiegato l'economista di Srm - deve avere quindi un duplice obiettivo: 1) incrementare la "potenza di fuoco" industriale (attraendo nuove realtà produttive e sostenendo la crescita di quelle già presenti) favorendo al contempo la crescita dimensionale delle imprese che ormai devono competere a livello internazionale in un contesto sempre più dinamico, innovativo e tecnologico. Ed in questa direzione va favorita e potenziata la forza delle "filiere" e dei "network di impresa" nonché la cooperazione produttiva euromediterranea; 2) sostenere il grado di "connessione" internazionale dei territori con politiche volte a dare forza ai nodi logistici del territorio (porti, aeroporti e altri nodi intermodali) e al contempo sviluppare l'infrastruttura digitale e tecnologico delle nostre realtà territoriali per renderle "realmente" collegate alle moderne dinamiche di sviluppo produttivo". "Quindi competenze, connessione e competizione sono le tre "C" su cui ormai si basano le possibilità di sviluppo di un territorio ed in cui la Campania e Napoli devono investire ancor di più per superare le note criticità che spesso hanno posto un freno al dispiegarsi delle forze endogene presenti", ha sottolineato. (Ren)
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