Roma, 24 mar 13:00 - (Agenzia Nova) - “L’invasione dell’Ucraina è un momento di cesura e di accelerazione di dinamiche, alcune delle quali preesistenti, altre nuove, che impongono un rafforzamento della politica di difesa e sicurezza”. Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, durante un’audizione in Senato sulle linee programmatiche del suo mandato. “L’anno trascorso è stato un momento di svolta per il mondo della difesa, in Italia e all’estero”, ha aggiunto, spiegando che “l’aggiornamento della dottrina militare è un atto di consapevolezza delle Forze armate sulla necessità di accantonare modelli operativi esistenti e di adeguarsi più velocemente possibile alla nuova realtà”. Infatti, secondo Dragone, “la dottrina militare dei paesi amici, alleati o della stessa Nato, ha subito un adeguamento sotto la spinta della crisi ucraina”. Ad esempio, “Paesi neutrali come Svizzera e Austria hanno sentito l’esigenza di riflettere sulle linee strategiche che consideravano solide e forse immutabili, perché ancorate a uno stato di neutralità che storicamente è alla base della loro stabilità”. Per questo, ha auspicato “discontinuità e proiezione verso scenari futuri, nuovi”, come “il modello interforze, il multidominio, le missioni all’estero, la politica delle alleanze, l’ammodernamento dello strumento militare, il rapporto con l’industria del settore, la proiezione internazionale, il concetto di deterrenza, la formazione del personale e l’adeguamento infrastrutturale”. (Res)
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