Washington, 27 gen 21:10 - (Agenzia Nova) - L’Agenzia federale statunitense per il contrasto al traffico di stupefacenti (Dea) ha richiamato a Washington il direttore del suo ufficio in Messico, avviando una indagine interna sulla sua condotta alla luce di un incremento significativo del traffico di fentanyl proveniente dal confine meridionale. Fonti anonime hanno confermato al “Washington Post” che la collaborazione tra la Dea e le autorità messicane è andata scemando durante la presidenza di Andrés Manuel Lopez Obrador, mentre i morti per overdose negli Stati Uniti a causa del fentanyl hanno raggiunto livelli record. L’avvio dell’indagine, secondo le fonti, ha lasciato senza un direttore a tempo pieno l’ufficio dell’agenzia in Messico (che si occupa anche di coordinare le operazioni nel resto dell’America Centrale) per almeno sei mesi, a partire da giugno del 2021. L’ufficio dell’ispettore generale del dipartimento della Giustizia Usa, inoltre, ha fatto sapere che “un direttore regionale della Dea ha utilizzato in maniera impropria i finanziamenti dell’agenzia per pagare la sua festa di compleanno e acquistare oggetti non permessi durante i suoi viaggi all’estero”. Nella comunicazione non sono stati forniti dettagli in merito all’identità della persona in questione, che è stata rimossa dall’incarico. L’ex direttore dell’ufficio messicano, Nick Palmeri, ha confermato al “Washington Post” che il comunicato fa riferimento proprio a lui, negando però di essere stato rimosso dall’agenzia e affermando che l’indagine interna è stata organizzata per costringerlo a dare le dimissioni. (Was)
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