Singapore, 27 mag 2020 07:23 - (Agenzia Nova) - L’output del settore manifatturiero di Singapore è aumentato del 16,5 per cento nel mese di marzo, dopo aver subito a febbraio la peggiore contrazione dal 1983. Lo certificano i dati pubblicati il 24 aprile dal Ufficio per lo sviluppo economico (Edb) della città-Stato. A febbraio la produzione industriale di Singapore era crollata del 20 per cento a causa della pandemia di coronavirus, contribuendo a delineare un fosco scenario economico per l’Isola. A marzo la produzione industriale non sembra aver subito le medesime ricadute a causa dell’emergenza sanitaria globale, ma l’Edb prevede “un impatto più pronunciato a partire dal mese di aprile”, anche a seguito dell’inasprimento delle misure di prevenzione seguite all’improvviso aumento dei contagi. L’aumento dell’output industriale è perlopiù attribuibile al comparto della produzione di apparecchiature biomedicali, che a marzo ha registrato un boom del 91,4 per cento su base annua. L’output del settore farmaceutico è aumentato del 126,6 per cento.
La banca centrale di Singapore ha annunciato un allentamento della sua politica monetaria, in risposta alle pesanti ricadute della pandemia di coronavirus sull’economia nazionale e su quella globale. La politica monetaria della città-Stato poggia sui tassi di cambio, attraverso la gestione del dollaro di Singapore rispetto a un paniere delle valute dei principali partner commerciali. La banca centrale ha ridotto il target di apprezzamento della valuta allo 0 per cento. La decisione segue l’annuncio da parte del governo di Singapore di un piano di stimolo da 33 miliardi di dollari. Singapore, in quanto piccola città-stato aperta, è ritenuta una tra le economie più vulnerabili di fronte alla pandemia, che ha causato l’arresto dei flussi di persone a livello globale. La scorsa settimana Singapore ha rivisto al ribasso le proiezioni di crescita per l’anno in corso. (segue) (Cip)
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