Baku, 11 giu 2018 18:00 - (Agenzia Nova) - Il gasdotto transadriatico (Tap) – tratto conclusivo del Corridoio meridionale del gas – non è una questione interna all'Italia, ma un progetto paneuropeo sostenuto dalla Commissione europea. Lo ha detto il direttore del Centro per gli studi strategici sotto la guida del presidente dell'Azerbaigian Farhad Mammadov all’agenzia di stampa “Trend”, commentando le recenti dichiarazioni scettiche del nuovo governo italiano su una possibile revisione del progetto. Il Tap "è un grande consorzio, che comprende grandi società multinazionali. Questo progetto è paneuropeo ed è di competenza della Commissione europea. Se il nuovo governo italiano ha delle domande e fa delle dichiarazioni scettiche, la Commissione europea, che ha portato il progetto dal livello nazionale a quello sovranazionale, deve reagire", ha detto Mammadov. L’analista ha ricordato che in precedenza, quando l’azienda petrolifera statale azerbaigiana Socar aveva annunciato la sua disponibilità a partecipare alla privatizzazione della rete di distribuzione del gas della Grecia, e completato con successo la prima fase, acquisendo il 66 per cento delle azioni di Desfa, l'operatore ellenico.
Tuttavia nel rispetto del terzo pacchetto energetico dell'Unione europea, secondo cui una società non può essere un fornitore, distributore e venditore dei beni, alla fine Socar ha ceduto il 17 per cento delle azioni. "Questo ha rallentato il progetto. Questa è stato un errore della Commissione europea. Se supportano il progetto del Tap e cercano di attuare tutti gli obiettivi strategici per la diversificazione delle forniture di gas, dovrebbero influenzare il governo italiano, in modo che la questione non vada oltre le dichiarazioni e questo gasdotto sia inaugurato in tempo", ha detto Mammadov. Il direttore del Centro per gli studi strategici azerbaigiano ha sottolineato che se il progetto non sarà completato in tempo, il consorzio dovrà sfidare tutti i problemi che si presenteranno attraverso dei tribunali d’arbitrato internazionali. Secondo Mammadov, infatti, le quote di gas che dovranno essere trasportate attraverso il gasdotto sono già state concordate così come i periodi di fornitura al mercato europeo sono chiaramente contrassegnati. (Res)
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