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Usa-Cina: Pentagono, Pechino ha rifiutato contatti dopo abbattimento pallone sonda

Washington, 08 feb 04:44 - (Agenzia Nova) - Il ministero della Difesa di Pechino ha rifiutato un tentativo di interlocuzione da parte del segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, subito dopo l'abbattimento del presunto pallone spia cinese al largo del South Carolina, lo scorso fine settimana. Lo ha reso noto ieri il portavoce del dipartimento della Difesa Usa, generale di brigata Pat Ryder, secondo cui dopo l'abbattimento della sonda Austin ha proposto un colloquio diretto con l'omologo Wei Fenghe tramite una linea sicura, senza però ricevere alcuna risposta da parte cinese. "Crediamo nell'importanza di tenere aperte linee di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese per gestire responsabilmente le relazioni", ha dichiarato Ryder. "Sfortunatamente, la Cina ha respinto la nostra richiesta". Tra le due potenze restano comunque aperti alcuni canali: il dipartimento di Stato ha riferito di aver informato Pechino dell'abbattimento del pallone, mentre il ministero degli Esteri cinese ha riferito di aver replicato tramite una protesta formale all'ambasciata Usa a Pechino.

Durante il discorso sullo Stato dell'Unione tenuto ieri al Congresso, il presidente Joe Biden ha fatto riferimento all'incidente del pallone sonda cinese, affermando che se la Cina minaccerà la sovranità statunitense, le autorità di Washington prenderanno tutti i provvedimenti necessari per proteggere il proprio Paese. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha invece dichiarato nel corso di una conferenza stampa che i resti del pallone aerostatico abbattuto nel fine settimana dalla Cina "non appartengono agli Stati Uniti" e vanno dunque riconsegnati a Pechino. "Il governo cinese continuerà con risolutezza a difendere i propri legittimi diritti e interessi", ha affermato Mao in risposta alle dichiarazioni del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, secondo cui Washington non ha alcuna intenzione di restituire a Pechino i resti del presunto "pallone-spia".

Mao ha anche ribadito la posizione ufficiale della Cina, secondo cui il pallone aerostatico che ha sorvolato gli Stati Uniti la scorsa settimana aveva solo "usi civili" ed era entrato nello spazio aereo statunitense "per errore", "senza porre alcuna minaccia alla sicurezza nazionale" degli Stati Uniti. "Gli Usa avrebbero dovuto gestire l'incidente in maniera calma, professionale e pacifica, ma hanno insistito sull'uso della forza", ha accusato la portavoce cinese. L'episodio ha indotto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a rinviare una visita ufficiale in Cina che avrebbe dovuto iniziare il 5 febbraio scorso. Gli Stati Uniti nel frattempo hanno fatto sapere di aver recuperato buona parte dei resti del "pallone-spia" dalla superficie dell'oceano, aggiungendo che sono ancora in corso le operazioni di recupero dei detriti finiti sott'acqua. (Was)
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