Beirut, 23 giu 2022 17:14 - (Agenzia Nova) - La disputa sul confine marittimo tra Israele e Libano va avanti da decenni. Una prima mediazione tra le parti, che non hanno rapporti diplomatici, risale al 2010 quando l'allora mediatore americano Frederick Hof portò i due Paesi formalmente in guerra a concordare una demarcazione dei confini, stabilendo la linea H (Hof line). Quest'ultimo delimita un'area contesa di 860 chilometri quadrati, attribuendo il 55 per cento di tale area al Libano contro il 45 per cento a Israele. Il governo libanese ha adottato nel 2011 la cosiddetta linea 23, che delimita il triangolo di superficie erodendo parte dell'acqua rivendicata da Israele e contenuta dalla linea H. In entrambi i casi, il campo di Karish ricade interamente nella zona economica esclusiva israeliana. Nel 2020 sono riprese anche le trattative per stabilire le rispettive zone di influenza alla luce dei ritrovamenti di giacimenti di gas nell'area. Durante questo round di negoziati, organizzati dall'Unifil a Naqoura, il Libano ha alzato la posta rivendicando un'area aggiuntiva di 1.430 chilometri quadrati. Ciò ha portato alla sospensione dei colloqui nel dicembre dello stesso anno poiché Israele ha respinto le affermazioni di Beirut. Il Libano deve ancora modificare il decreto numero 6433, un documento ufficiale rilasciato alle Nazioni Unite nel 2011 che elenca le coordinate della linea 23 come confine marittimo meridionale del paese, rendendo infondate le affermazioni fatte sul campo di Karish. (Lib)
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