Il Cairo, 07 feb 17:18 - (Agenzia Nova) - Da quasi un anno la Libia è spaccata tra due coalizioni politiche e militari rivali: da una parte il Governo di unità nazionale con sede a Tripoli del premier Dabaiba, riconosciuto dalla Comunità internazionale e appoggiato dalla Turchia; dall’altra il Governo di stabilità nazionale guidato dal premier designato Fathi Bashagha, di fatto un esecutivo parallelo basato in Cirenaica, inizialmente sostenuto da Egitto e Russia ma ormai sempre più abbandonato a sé stesso. Il generale libico Khalifa Haftar, l’uomo forte di Bengasi e comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico, da tempo dialoga dietro le quinte con le autorità di Tripoli, scaricando di fatto il governo parallelo con sede a Sirte sostenuto dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk. Altri attori che contribuiscono allo stallo istituzionale libico sono il presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk, Aguila Saleh, e il capo dell’Alto consiglio di Stato con sede a Tripoli, Khaled al Mishri, che tuttavia continuano a procrastinare un accordo sulla norma costituzionale come base per tenere le elezioni. (segue) (Cae)
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