Roma , 19 dic 2019 09:29 - (Agenzia Nova) - "Anche perché l'Onu - rileva l'ex premier - conta sempre meno. Con la stessa perversa tenacia prosegue il fenomeno del terrorismo. Controllato e provvisoriamente vinto in Medio Oriente, esso rispunta sempre più vigoroso e diffuso nei paesi a Sud del Sahara dove, oltre a provocare tragedie umane, annulla ogni possibilità di sviluppo economico delle regioni più povere del globo. Tutto ciò sta producendo in noi la convinzione che non vi sia un'alternativa a questi lunghi processi di assestamento. Li riteniamo ormai fatti normali come il susseguirsi delle stagioni, anche se essi minano alla radice la nostra fiducia nei confronti di coloro che hanno in mano le redini della politica globale". "Un uguale senso di sfiducia - spiega - ci pervade nel vedere come, nell'anno che volge al termine, sono stati gestiti i rapporti economici tra i diversi paesi. Ci stiamo rassegnando anche alle guerre commerciali e alle sanzioni economiche che, una volta iniziate, anch'esse non finiscono più. Da una globalizzazione spesso disordinata e ingiusta, ma che pure aveva ridotto la povertà di tante parti del mondo, si sta passando a chiusure e barriere che producono gli stessi danni e lo stesso senso di angoscia degli eterni conflitti regionali. L'anno trascorso è stato anche l'anno della diffusione delle guerre tecnologiche. Non sono certo un fatto nuovo, ma le evoluzioni della scienza e della tecnologia le stanno estendendo in direzioni sempre più ampie". (segue) (Rin)
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