Teheran, 05 feb 12:38 - (Agenzia Nova) - L'ultimo primo ministro iraniano prima del referendum costituzionale del 1989, che ha abolito la carica di primo ministro, ha esortato tutte le componenti del popolo a formulare un “patto di fondo”, proponendo una “nuova struttura” e un “nuovo sistema” che possa sostituire la Repubblica islamica. Moussavi ha sottolineato che l'introduzione di questo nuovo sistema "scuoterà il potere autoritario e lo costringerà a rispondere, perché la fonte della forza è nel popolo, non nelle armi e nell'oppressione". Intanto, da parte loro, le autorità iraniane starebbero pensando di far rispettare l'obbligo per le donne di indossare il velo tramite un sistema di videosorveglianza. Secondo il quotidiano iraniano “Etemad”, la commissione parlamentare per la giustizia vuole espandere la portata del sistema di video-monitoraggio già utilizzato nel traffico stradale. In caso di violazioni, le donne saranno avvertite in un primo momento tramite sms e, in caso di recidiva, subiranno sanzioni come la sospensione da incarichi di pubblica utilità, l’obbligo di corsi di rieducazione, il divieto di espatrio, limitazioni lavorative e multe. Da mesi ormai gli agenti della polizia morale iraniana, incaricati di vigilare sull’obbligo di velo, sono quasi del tutto scomparsi dalle strade della Repubblica islamica. Molte donne nelle grandi città iraniane non indossano più l’hijab. (Res)
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