Tunisi, 02 feb 14:45 - (Agenzia Nova) - Le riserve in valuta forte della Tunisia sono scese a 22,39 miliardi di dinari (circa 7,2 miliardi di dollari) al primo febbraio 2023, una quantità sufficiente a coprire 97 giorni di importazioni. Si tratta di un brusco calo rispetto ai 23,30 miliardi di dinari (7,6 miliardi di dollari) equivalenti a 130 giorni di importazioni dello stesso periodo dell'anno scorso. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi ieri dalla Banca centrale del Paese nordafricano. I dati evidenziano come la Tunisia si stia avvicinando alla soglia dei 90 giorni di importazioni, che farebbe scattare l'allarme degli esperti. Questi indicatori derivano dalle ripercussioni della pandemia di Covid-19 e, soprattutto, dall’impatto della guerra in Ucraina sui prezzi delle materie prime, principalmente petrolio e cereali, che hanno causato un’impennata dell’inflazione. Anche il calo del valore del dinaro rispetto al dollaro e all'euro contribuisce in modo significativo alla diminuzione del valore delle riserve di valuta forte, oltre al fatto che il Paese non ha ancora raggiunto un accordo con il Fondo monetario internazionale su un prestito da 1,9 miliardi di dollari. Le riserve avevano raggiunto i livelli ancor più bassi in termini di giorni di copertura importazioni nel settembre 2018, con soli 69 giorni, e nel maggio 2019 con 75 giorni di importazioni garantite. (Tut)
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