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Veneto: assessore Turismo, traffico aereo nordest +81 per cento rispetto a 2019 con ripresa mercati esteri

Venezia, 31 gen 17:23 - (Agenzia Nova) - Oggi sono stati diffusi i fati sul traffico aereo. "Negli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia c'è stato un recupero dell'81 per cento del traffico rispetto al 2019 che sta ad indicare la ripresa dell'intero comparto turistico. Questo bilancio positivo, con 15 milioni di passeggeri transitati nel nostro Polo Aeroportuale del Nord Est, vede anche la ripresa dei mercati internazionali". A darne annuncio è Federico Caner, assessore regionale al Turismo. "I passeggeri movimentati nel 2022 sono stati oltre 9,3 milioni sullo scalo di Venezia, circa 3 milioni a Verona e oltre 2,6 a Treviso. A fronte di un mercato domestico che si è confermato il principale mercato di riferimento per Venezia (24 per cento) e Verona (46 per cento), anche quelli internazionali hanno registrato un incremento consistente. A Venezia – ha poi commentato - i principali mercati internazionali sono stati Francia, Gran Bretagna e Spagna. Sullo scalo di Treviso troviamo ai primi posti Romania e Spagna, mentre a Verona, Gran Bretagna, Germania, Albania Spagna, Egitto e Grecia". "La ripresa del turismo internazionale - ha illustrato l'assessore Caner - dopo due anni drammatici segnati dalle restrizioni legate alla pandemia, trova conferma anche nei flussi turistici del Veneto. Il 2022, registra un segno positivo rispetto al 2019, a cominciare dai tedeschi (+7,2 per cento degli arrivi), ma anche austriaci (+6,4 per cento), svizzeri (+5,1 per cento), olandesi (+9,8 per cento), belgi (+5,7 per cento). Diversa è la situazione per i mercati dell'Asia orientale (Giappone, Cina, Corea del Sud) e dell'Oceania (Nuova Zelanda, Australia) con flussi turistici ancora esigui rispetto al passato, ma che nel 2023 vedranno sicuramente una ripresa con una importante ricaduta per le nostre città d'arte". Inoltre " i nostri aeroporti avranno un ruolo strategico anche in vista del grande appuntamento con i Giochi Olimpici del 2026. Essi faranno da base logistica e saranno funzionali per l'arrivo e la partenza degli atleti. La mobilità intermodale è quindi strategica sia in termini di sviluppo turistico, sia per favorire la crescita e la conoscenza delle destinazioni del Veneto. Dobbiamo lavorare in questa direzione per definire una programmazione congiunta di medio lungo periodo capace anche di intercettare nuove possibilità di investimento", ha poi concluso. (Rev)
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