Tripoli, 30 gen 09:59 - (Agenzia Nova) - Da quasi un anno la Libia è spaccata tra due coalizioni politiche e militari rivali: da una parte il Governo di unità nazionale con sede a Tripoli del premier Abdulhamid Dabaiba, riconosciuto dalla Comunità internazionale e appoggiato dalla Turchia; dall’altra il Governo di stabilità nazionale guidato dal premier designato Fathi Bashagha, di fatto un esecutivo parallelo basato in Cirenaica, inizialmente sostenuto da Egitto e Russia ma ormai sempre più abbandonato a sé stesso. Il generale libico Khalifa Haftar, l’uomo forte di Bengasi e comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico, da tempo dialoga dietro le quinte con le autorità di Tripoli, scaricando di fatto il governo parallelo sostenuto dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk. Altri attori che contribuiscono allo stallo istituzionale libico sono il presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk, Aguila Saleh, e il capo dell’Alto consiglio di Stato con sede a Tripoli, Khaled al Mishri, che continuano a procrastinare un accordo sulla norma costituzionale come base per tenere le elezioni. (Lit)
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