Tunisi, 12 lug 2018 17:30 - (Agenzia Nova) - Solo ieri, 11 luglio, il ministro tunisino dello Sviluppo, degli investimenti e della Cooperazione internazionale, Zied Ladhari, e il vice presidente della Banca mondiale, Farid Belhaj, hanno finalizzato due contratti di prestito per un totale di 630 milioni di dollari. Si tratta, in particolare, di 500 milioni di euro per sostenere le riforme chiave in Tunisia volte a promuovere gli investimenti privati e creare opportunità per le piccole imprese, proteggendo al contempo le famiglie vulnerabili e aumentando la sicurezza energetica. Il secondo accordo riguarda invece 130 milioni di euro a sostegno del decentramento e della governance locale: gli squilibri fra le diverse regioni del paese, in particolare tra le ricche zone costiere e le aree dell’entroterra, rappresentano infatti uno dei maggiori problemi strutturali dell’economia tunisina. A questa somma si aggiunge lo sblocco, da parte del Fondo monetario internazionale (Fmi), della quarta da 250 milioni dell’Extended Credit Facility, la linea creditizia del valore complessivo di 3 miliardi di dollari. L’erogazione delle tranche dell’Fmi è stata peraltro raddoppiata: da due si è passati a quattro all’anno. (Tut)
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