Washington, 30 gen 04:35 - (Agenzia Nova) - L' Accademia cinese di ingegneria fisica (Caep), il principale istituto di ricerca della Cina dedito alla ricerca sulle armi atomiche, ha acquistato microchip avanzati fabbricati negli Stati Uniti in più di una decina di occasioni nell'arco degli ultimi due anni e mezzo, pur figurando sin dal 1997 nella lista nera delle esportazioni del governo federale statunitense. Lo scrive il quotidiano "Wall Street Journal", che ha avuto accesso a documenti relativi alle acquisizioni dell'istituto. Dai registri emerge che a dispetto delle sanzioni, dal 2020 ad oggi l'Accademia ha ottenuto diverse forniture di semiconduttori prodotti da aziende statunitensi come Intel Corp. e Nvidia Corp. I microchip sono stati acquistati da intermediari in Cina, e sono serviti alla Caep per lo studio della fluidodinamica computazionale, un ambito che include anche lo sviluppo di modelli delle esplosioni nucleari. L' Accademia cinese di ingegneria fisica è stata una delle prime entità cinesi inserite nella lista nera del dipartimento del Commercio Usa, a causa del suo ruolo centrale nell'ambito del programma di armamenti nucleari della Cina. Il "Wall Street Journal" ha passato in rassegna gli studi pubblicati dalla Caep, riscontrando riferimento a semiconduttori statunitensi in almeno 34 di essi nell'arco dell'ultimo decennio. Si tratterebbe per la maggior parte di chip a 7 e 14 nanometri, che l'industria dei semiconduttori cinesi fatica ancora a produrre in massa. Dalle informazioni a disposizione del quotidiano statunitense non emergono invece acquisti delle generazioni di microchip sviluppate negli ultimi due anni. (Was)
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