Washington, 06 dic 2022 04:39 - (Agenzia Nova) - La tesi del giornalista, condivisa da Musk, è che la policy della piattaforma sulle pubblicazioni da censurare fosse dettata da simpatie politiche, e non dai contenuti dei post. Nel 2020, scrive Taibbi, “le richieste di eliminare determinati tweet erano routine. Celebrità e sconosciuti allo stesso modo potevano essere rimossi per volere di un partito politico. Entrambe le parti avevano accesso a questi strumenti. Ad esempio, nel 2020, sono state accolte e onorate le richieste sia della Casa Bianca di Trump che della campagna di Biden”. Tuttavia, sostiene, “questo sistema non era bilanciato in quanto basato sui contatti. E poiché Twitter era ed è composto in modo schiacciante da persone con un determinato orientamento politico, c’erano più canali, più modi per lamentarsi, aperti a sinistra (i democratici) che a destra”. Commentando i contenuti dei documenti sinora divulgati - cui dovrebbero seguirne altri - Musk ha affermato che Twitter "agiva come un ramo del Comitato nazionale democratico. Era assurdo, e (...) penso emergeranno altre pistole fumanti". (segue) (Was)
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