Roma, 17 ott 2022 07:47 - (Agenzia Nova) - L'ex banchiere Alessandro profumo, oggi al vertice di Leonardo, in una intervista a "Libero Quotidiano" dice che "il governo si farà e durerà e che la destra potrà dare un contributo nuovo. L'ordine, il rigore, che sono valori tradizionalmente di destra. Oltre a un certo pragmatismo". Quindi avanti i politici e vade retro i tecnici: "La guida deve essere politica, i tecnici coadiuvano secondo le loro competenze. II solo posto dove davvero servirebbe un tecnico al governo è il ministero della Pubblica Amministrazione, settore che va razionalizzato e dal quale dipende l'efficienza del Paese, tra cui anche la messa a terra del Pnrr". La premier in pectore ha sondato a lungo dei tecnici per il ministero dell'Economia senza ricevere risposte entusiaste: "Penso piuttosto che si stiano raccogliendo i frutti bacati del populismo. I tecnici guadagnano molto e il governo a un ministro non parlamentare offre novantamila euro. Bisogna essere dei pensionati o dei missionari". Poi aggiunge: "L'Unione Europea sconta una inadeguatezza di leadership che è invalidante. Avevo sperato che la Merkel avrebbe guidato la Commissione, ma... Vedremo cosa decideranno i Paesi nel 2024, quando la von der Leyen e Michel scadranno".
Profumo è fortemente europeista: "Da soli non si va molto lontano". La guerra e la crisi delle bollette hanno dimostrato tuttavia che l'Europa è una sovrastruttura poco efficace più che un Super-Stato proattivo: "Le leadership possono fare molto, in male o in bene, come ha dimostrato Draghi alla guida della Bce". Però forse introdurre qualche correttivo democratico aiuterebbe l'Europa a essere più vicina alle popolazioni e più presente sui problemi contingenti: "Vedo che c'è un forte dibattito politico in corso, sicuramente a qualcosa porterà. Non dimentico che quando la Ue provò a dotarsi di una carta costituzionale, che sarebbe stata il fondamento giuridico e valoriale dell'Unione, la Francia si oppose". In merito infine alla difesa comune dell'Ue: "Dal mio punto di vista la cosa fondamentale è rafforzare l'industria della difesa con sinergie crescenti sulle piattaforme. Bisogna convergere su requisiti comuni - si pensi al progetto Eurofighter - per realizzare prodotti e sistemi omogenei, indirizzando in questo modo la spesa per la Difesa su un sistema interconnesso. In questo modo gli investimenti in Ricerca e Sviluppo si rivelerebbero più efficaci portando benefici all'intera filiera dell'innovazione dalle Università ai centri di ricerca fino alle imprese e tutto l'indotto produttivo e commerciale", ha concluso Profumo. (Res)
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