Roma, 09 dic 2022 11:01 - (Agenzia Nova) - Sul piano nazionale di ripresa e resilienza, Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia, in una intervista a "il Giornale", osserva: "Noi lo diciamo da ben prima della campagna elettorale: un conto è sistemare le carte, un altro riaprire i cantieri. La nostra posizione è coerente: i ritardi sono colpa del non aver il coraggio di affrontare la revisione del Codice appalti in senso molto più snello, e dobbiamo farlo, togliendo di mezzo molti passaggi. La seconda istanza da tenere in considerazione: se c'è un punto di miglioramento, rispetto al metodo, è quello di coinvolgere il privato, qualora lavorasse meglio del pubblico. Serve un approccio liberale alle opere, e sarebbe salutare". Sulle grandi opere, il parlamentare precisa: "Le ultime grandi opere risalgono non a caso all'ultimo governo presieduto dal presidente Silvio Berlusconi. Penso che tutti gli italiani, qualche giorno fa, abbiamo potuto constatare quanto sia stato essenziale costruire il Mose a Venezia. Noi restiamo il partito dei sì, e ora dev'essere anche l'ora del ponte sullo stretto di Messina, che è in qualche modo l'unica grande opera su cui possiamo dire di avere un rimpianto rispetto all'ultimo governo. Ora son tutti d'accordo anche sulla Tav ma all'epoca non era affatto così. Pure in questo caso: per velocizzare, non possiamo che sburocratizzare". (Rin)
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Silvio Berlusconi
Presidente di Forza Italia
21 luglio 2021