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Giappone: Difesa, governo punta a una spesa di 43mila miliardi di yen in 5 anni

Tokyo, 06 dic 2022 04:10 - (Agenzia Nova) - Il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, intende aumentare il bilancio della Difesa nazionale per il periodo 2023-2027 sino a circa 43mila miliardi di yen (318 miliardi di dollari), un incremento superiore al 50 per cento rispetto all'attuale piano di spesa quinquennale. L'aumento di circa 27.400 miliardi di yen rispetto a quanto originariamente pianificato riflette il deterioramento del quadro di sicurezza regionale, e le minacce crescenti poste da Cina e Corea del Nord. Ieri Kishida ha nuovamente discusso la questione con il ministro delle Finanze, Shunichi Suzuki, e con quello della Difesa, Yasukazu Hamada. La sfida immediata resta il reperimento di risorse di finanziamento addizionali, dal momento che la salute fiscale del Giappone è già oggi la peggiore tra le maggiori economie industrializzate, con un debito pubblico più che doppio rispetto al prodotto interno lordo. Non mancano inoltre in Giappone quanti affermano che un così macroscopico aumento del bilancio della Difesa rischi di innescare reazioni ostili da parte dei principali avversari regionali, comportando un peggioramento del quadro di sicurezza regionale, anziché stabilizzarla.

Il governo giapponese ha rinunciato, almeno per il momento, a ricorrere a un inasprimento della pressione fiscale per finanziare il consistente aumento del bilancio della Difesa voluto dal primo ministro, secondo una fonte governativa citata dall'agenzia di stampa "Kyodo". Il governo continuerà a studiare misure tese ad assicurare una fonte di entrate stabile, che consenta al Paese di portare il bilancio della Difesa dall'1 al 2 per cento del prodotto interno lordo entro il 2027. Secondo la fonte, il governo definirà l'indirizzo generale dei piani di spesa in breve tempo, ma non includerà interventi sulla tassazione nel bilancio di previsione per l'anno 2023.

Nei giorni scorsi il quotidiano "Nikkei" ha preso visione della bozza di una proposta presentata da un gruppo di esperti governativi, che cita l'aumento sostenibile della pressione fiscale come strumento essenziale a finanziare l'aumento del bilancio della Difesa. Il gruppo di esperti guidato dall'ex diplomatico Kenichiro Sasae ha approntato una proposta che sollecita a tenere in considerazione le capacità finanziarie del Paese e la sua situazione economica, e delinea di interventi sulla tassazione - anche quella a carico delle imprese - che però non disincentivino gli investimenti delle aziende e l'aumento dei salari.

La scorsa settimana il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, ha dato ordine ai ministeri delle Finanze e della Difesa di approntare i piani necessari a reperire i fondi per raddoppiare il bilancio della Difesa nazionale, portandolo al 2 per cento del prodotto interno lordo entro l'anno fiscale 2027. Il Giappone, vincolato dal pacifismo costituzionale, ha limitato a lungo il bilancio della Difesa all'un per cento del Pil, equivalente a circa 5mila miliardi di yen (36 miliardi di dollari). Il ministero della Difesa ha stimato in 48mila miliardi di yen nell'arco dei prossimi cinque anni la cifra complessivamente necessaria a potenziare le capacità belliche del Paese per fronteggiare le nuove sfide regionali, prime fra tutte l'ascesa militare della Cina e i programmi balistico e nucleare della Corea del Nord. "Il bilancio della Difesa dev'essere urgentemente incrementato entro cinque anni", ha dichiarato Kishida durante un incontro di governo. "Dobbiamo assicurarci rapidamente i fondi necessari (...) e non possiamo permetterci di dire che non possiamo farlo a causa della scarsità di risorse finanziarie".

Il premier ha dichiarato che il governo completerà una revisione delle spese e delle entrate, decidendo il prossimo mese le misure necessarie a finanziarie l'oneroso rafforzamento delle capacità difensive nazionali. Intervistato a margine dell'incontro, il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki ha dichiarato che il suo dicastero "non ha molto tempo a disposizione, ma continuerà a confrontarsi col ministero della Difesa". Il governo del Giappone sta già valutando una serie di interventi di incremento della pressione fiscale, incluso un potenziale intervento sulla tassazione aziendale, per finanziare il significativo aumento della spesa destinata alla difesa nazionale nei prossimi anni. (Git)
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