Washington, 06 ott 2022 00:12 - (Agenzia Nova) - Joe Sullivan, ex capo della sicurezza di Uber, è stato dichiarato colpevole da un tribunale federale statunitense per non aver notificato alle autorità competenti una breccia nei sistemi informatici della società. Stando al verdetto della giuria, Sullivan è stato riconosciuto colpevole di aver ostacolato le indagini della Commissione federale per il commercio degli Stati Uniti (Ftc), e per aver nascosto informazioni alle autorità. Nel 2016, mentre la commissione stava già indagando su una breccia nei sistemi di Uber, l’ex capo della sicurezza sarebbe venuto a conoscenza di una seconda falla che ha colpito gli account di più di 57 milioni di utenti tra passeggeri e guidatori. Il processo a Sullivan si è concluso venerdì, e la giuria ha impiegato più di 19 ore per raggiungere un verdetto. “Apprezziamo il loro impegno, anche se ovviamente non siamo d’accordo con il verdetto: l’unico intento dell’imputato era quello di proteggere la sicurezza dei dati personali dei clienti”, ha commentato uno degli avvocati di Sullivan, David Angeli. (segue) (Was)
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