Pechino, 26 ott 2018 07:35 - (Agenzia Nova) - “Tramite le visite dei leader delle due nazioni, spingeremo le relazioni bilaterali su un nuovo piano, e getteremo le fondamenta per la pace e la prosperità nell’Asia Nord-orientale”, ha dichiarato Abe dopo l’incontro con il presidente cinese. Quella di Abe appare oggi tutt’altro che un’iperbole: la scossa dirompente assestata all’ordine globale dall’agenda del presidente Usa Donald Trump ha impresso una accelerazione al processo di rappacificazione tra Tokyo e Pechino, che come potenze esportatrici si scoprono sullo stesso fronte nella difesa del “sistema multilaterale degli scambi”: al punto che nelle scorse settimane, fonti governative di Pechino hanno addirittura ventilato una possibile futura adesione della Cina all’accordo di partenariato Tpp-11. Uno sviluppo a dir poco singolare, se si considera che tale accordo è erede del Partenariato trans-Pacifico (Tpp), promosso dall’amministrazione di Barack Obama proprio come strumento per il contenimento economico della Cina nell’Asia-Pacifico. (segue) (Cip)
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