Milano, 13 set 2021 10:42 - (Agenzia Nova) - Con la ripresa delle scuole in tutto il territorio nazionale, Fondazione Soleterre ribadisce l'importanza di dedicare attenzione agli adolescenti, soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia a livello emotivo e che anche l'Organizzazione mondiale della sanità definisce "una fascia di popolazione fragile, dove gli effetti del Covid-19 sembrano essere più pervasivi". A tal proposito, si legge in una nota, Soleterre promuove, in collaborazione con l'unità di ricerca sul trauma del dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, una ricerca volta a indagare i fattori di rischio e di protezione per la qualità della vita dell'adolescente come conseguenza della pandemia da Covid-19. La sospensione delle attività educative, la mancanza di luoghi di costruzione di esperienze e l'interruzione dei legami inter-personali sembrerebbero incrementare, nella specifica fascia d'età degli adolescenti, sentimenti di dipendenza, ansia, rabbia, depressione, solitudine, diversità, confronto, rendendoli più vulnerabili e in difficoltà nei processi di acquisizione di autonomia volti alla costruzione della loro identità.
La ricerca, prosegue la nota, vuole indagare le principali manifestazioni di disagio dal punto di vista comportamentale ed emotivo; l'adeguatezza delle relazioni interpersonali; la qualità della vita; la qualità e quantità nell'utilizzo di social; la permanenza online; la centralità dell'esperienza traumatica Covid-19 nella storia di vita personale; il distress-post traumatico e la sintomatologia post-traumatica; la sintomatologia depressiva. "La lettura dei primi dati pervenuti nella fase di test della ricerca (giugno-agosto 2021), raccolti nel territorio della Lombardia, ci ha spinti a promuoverla a livello nazionale: vogliamo dare voce agli adolescenti e offrire loro uno spazio di sperimentazione emotiva in cui possano esprimere il loro disagio coinvolgendoli in prima persona e chiedendo direttamente a loro come stiano affrontando questo periodo, quali siano i loro bisogni, cosa e come vorrebbero cambiare”, ha commentato Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre e psicologo clinico presso Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.
Per questo, ha aggiunto, è importante la partecipazione del più alto numero possibile di adolescenti alla ricerca, così da disporre di dati preziosissimi per orientare le scelte nel campo della salute mentale dei nostri ragazzi. “Il nostro obiettivo è tutelare il loro benessere mentale, sostenendoli nello sviluppare il senso di resilienza e nel contrastare i vissuti negativi legati alla pandemia", ha spiegato. "L'obiettivo del progetto di ricerca è comprendere l'impatto della pandemia Covid-19 sulla qualità della vita nei ragazzi dagli 11 ai 18 anni: in particolare, si cercherà di approfondire sia come i ragazzi hanno vissuto e percepito la pandemia sia quali risposte comportamentali, emotive e relazionali hanno messo in campo”, ha aggiunto Chiara Ionio, professore associato in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università Cattolica. “Questo ci permetterà di comprendere quali interventi siano maggiormente necessari e rispondenti ai loro bisogni", ha concluso. (Com)
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