New York, 19 lug 2021 14:49 - (Agenzia Nova) - Oltre 430 mila persone hanno firmato sulla piattaforma Change.org per chiedere al presidente Usa Joe Biden di intervenire militarmente a Cuba. “I cubani liberi del mondo chiedono un intervento militare da parte degli Stati Uniti e della Nato per porre fine alla mafia castrista e liberare il popolo cubano che vive sommerso dal terrore, dalla miseria, dalla fame e dalla coercizione!”, si legge nel testo della petizione, presentata da Léo Juvier-Hendrickx, cubano residente in Belgio e fondatore dell’associazione in difesa dei diritti umani BelgoCuba.
Domenica 11 luglio migliaia di persone sono scese in strada in diverse città di Cuba in proteste antigovernative inedite per la portata della partecipazione. In molti casi i video delle manifestazioni sono stati diffusi sui social network, salvo poi essere cancellati poco dopo. Il presidente Miguel Diaz-Canel ha reagito invitando la popolazione a "difendere la Rivoluzione" e tornando a denunciare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti come causa prima delle sofferenze alimentarie e sanitarie all'origine delle proteste. La risposta delle forze di sicurezza, censurata da diverse capitali e organizzazioni internazionali, ha portato secondo Amnesty Internacional a circa 300 arresti.
Il governo, intanto, ha annunciato una serie di riforme nel tentativo di placare il malcontento. A partire da lunedì sarà autorizzata la libera importazione di alimenti, medicinali e prodotti per la pulizia personale senza il pagamento di dazi né limiti. Lo ha annunciato il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, intervenendo al programma televisivo Mesa Redonda, secondo quanto riferisce il sito di informazione “CiberCuba”. “E’ una misura che adotteremo fino al 31 dicembre, poi faremo una valutazione”, ha detto il premier. Le importazioni delle persone naturali sono sottoposte attualmente a norme che consentono un valore massimo di beni. Con il provvedimento questo limite viene sospeso per i carichi di medicinali, alimenti e prodotti l'igiene personale.
Il governo ha disposto anche che entro la seconda metà del 2021 cambierà il regime degli stipendi in alcune imprese statali per premiare i dipendenti "più produttivi". Una misura "senza precedenti", ha detto il ministro dell'Economia Alejandro Gil Fernandez, che è parte di un pacchetto di riforme con cui il governo "aggiorna" il sistema interno per rispondere all'"attuale situazione di crisi". Il governo, riassume "Cubadebate", procede al "perfezionamento del sistema di retribuzione" nell'impresa socialista, che rimane al centro del sistema produttivo. "Togliamo i limiti alla quantità di salario che viene distribuito", ha detto Gil segnalando che "è stato reso flessibile tutto il processo di distribuzione degli utili per favorire un maggior vincolo tra il risultato del lavoro, la ricchezza creata e il lavoro percepito dai lavoratori". Un programma, ha specificato il ministro, che si svilupperà "con gradualità, a partire da alcune aziende".
La misura, che Gil ricorda essere stata discussa a fine maggio, non rende automaticamente libero il meccanismo di retribuzione, ma renderà possibile un aumento degli stipendi a fronte di un aumento degli utili delle imprese. "C'è un fondo per il salario, un impegno col datore di lavoro e un obiettivo da raggiungere", ha detto il ministro dicendo che si conferma il principio per cui "si guadagna di più se si genera più ricchezza, si è più efficienti e si aumenta l'apporto allo Stato. Il tutto in un sistema di ragionevolezze, con senso economico e tenendo presente la forma in cui opera la nostra economia".
Al tempo stesso, il primo ministro Manuel Marrero Cruz ha annunciato il completamento di interventi che dovrebbero potenziare il sistema energetico dell'Isola, lo stesso cui il governo aveva ricondotto le ripetute interruzioni di corrente registrate da metà giugno, ma anche nei giorni delle proteste di inizio settimana. A giorni dovrebbe riprendere a funzionare l'unità numero uno della centrale termoelettrica Lidio Ramon Perez, 260 megawatts, e riconnettere alla rete anche la centrale Antonio Gutieras, per altri 280 megawatts. Per agosto il governo promette l'attivazione di altre unità. (Nys)
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