Tripoli, 16 giu 2021 17:10 - (Agenzia Nova) - Il governo di unità nazionale guidato dal premier Abdulhamid Dabaiba avrebbe nominato persone sospettate di coinvolgimento “in gravi crimini” per “posizioni sensibili”, il che equivale a perdonare o condonare crimini di cui sono sospettati. Lo denuncia l'Organizzazione di solidarietà libica per i diritti umani, puntando il dito in particolare contro Hussein Al Aib, ex gheddafiano nominato a capo dell’intelligence generale, e Faraj Ak'im, sottosegretario del ministero dell'Interno. Secondo la Ong, la ragione più importante per l'impunità in Libia “è la mancanza di volontà delle autorità libiche di combatterla”, accusando anche il procuratore generale, Al Siddiq Al Sour, di non avere alcun desiderio di porre realmente fine all’impunità per i gravi reati. L'organizzazione ha affermato anche che la Camera dei rappresentanti libica e l’ex Consiglio presidenziale guidato da Fayez al Sarraj non hanno intrapreso alcuna azione per la riduzione dei crimini pericolosi perpetrati dalle milizie e dai gruppi ad esse affiliati. (Lit)
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