New York, 18 mag 2021 10:35 - (Agenzia Nova) - Dopo l’intesa, il colosso di Cupertino ha ammesso di aver condiviso i contenuti di un numero imprecisato di account in nove diverse circostanze. Inoltre, Apple avrebbe creato un sistema interno per respingere o rimuovere quelle applicazioni che, a parere dell’azienda, potrebbero essere in conflitto con le regole cinesi. In particolare, si legge ancora nell’inchiesta del “Nyt”, la compagnia avrebbe istruito i propri revisori (creando software ad hoc) a ispezionare le app per verificare se vi siano riferimenti a temi quali la rivolta di Piazza Tienanmen, il movimento spirituale Falun Gong, il Dalai Lama, l’indipendenza del Tibet e di Taiwan. Non solo. Nel 2018 le autorità di regolamentazione del web di Pechino avrebbero chiesto ad Apple di respingere un’app sviluppata dal miliardario Guo Wengui, che in passato aveva denunciato presunti casi di corruzione all’interno del Partito comunista. Guo sarebbe riuscito ugualmente a far inserire la propria applicazione negli App store cinesi, provocando l’immediata protesta delle autorità cinesi. (segue) (Nys)
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