MIGRANTI

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Migranti: naufragio al largo della Tunisia, tra i 17 dispersi anche una donna (3)

Roma, 14 mag 2021 13:57 - (Agenzia Nova) - Il ministro dell’Interno del Governo di unità nazionale (Gnu) libico, Khaled Mazen, ha dichiarato alla Conferenza di Lisbona sulla gestione dei flussi migratori, tenutasi a Lisbona martedì 11 maggio, che la Libia è impegnata nella “grande battaglia della lotta alle reti del traffico di esseri umani nel Mediterraneo”, nonostante “la mancanza di sostegno”. Citato dal quotidiano libico online in lingua inglese “Libya Observer”, Mazen ha aggiunto che la Guardia costiera libica “ha ottenuto buoni risultati nel controllo e nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, nonostante la mancanza di sostegno”, indicando che “a tutti i migranti sono stati forniti aiuti umanitari e medici, in preparazione alla loro deportazione nei loro Paesi”. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, la Libia non è considerata un “porto sicuro” dove rimpatriare i migranti recuperati in mare. I voli di rimpatrio dei migranti che intendono rientrare nei Paesi di origine sono stati ridotti a causa della pandemia di Covid-19 e delle condizioni di sicurezza a Tripoli. Secondo gli ultimi dati Oim disponibili, nel 2020 sono stati intercettati in mare e riportati in Libia 11.891 migranti, mentre finora dall’inizio dell’anno in corse sono state riportate a terra 7.096 persone dalla Guardia costiera libica. (Res)
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