BRASILE

 
 

Brasile: Standard & Poor's prevede crescita pil 2021 pari al 3,4 per cento

Brasilia, 13 apr 2021 23:23 - (Agenzia Nova) - L'agenzia di rating statunitense Standard & Poor's (S&P) prevede una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) del Brasile nel 2021 pari al 3,4 per cento. La stima, che conferma le previsioni di ripresa economica dopo la recessione del 4,37 per cento registrata nel 2020 a causa dall'impatto della pandemia di coronavirus, è stata confermata dal direttore del settore finanza di S&P, Jose Coballasi, nel corso di un webinar sulle prospettive economiche dell'America Latina. "Il Brasile continuerà a presentare la più grande attività economica in America Latina", ha affermato. L'agenzia ha recentemente rivisto la previsione di crescita del Pil medio per le sei maggiori economie della regione, dal 4,1 al 4,9 per cento nel 2021. Anche l'Argentina dovrebbe mostrare un progresso importante, così come il Messico. Per il direttore della finanza strutturata di S&P, Marcus Fernandes, il 2021 è un anno atipico, ma alcuni settori dovrebbero rilanciare l'economia. "L'agrobusiness e il settore immobiliare continueranno a distinguersi in Brasile", ha affermato.

I vari istituti e osservatori finanziari, nazionali e internazionali, hanno già iniziato a fornire pronostici sull'andamento dell'economia brasiliana per l'anno in corso. Secondo quanto riferisce la Banca centrale (Bc) nel rapporto settimanale "Focus" elaborato sul parere di oltre cento istituzioni finanziarie del paese, il Brasile potrebbe chiudere il 2021 con una crescita dell'economia pari al 3,08 per cento del prodotto interno lordo. Il dato, presentato il 12 aprile, si presenta in calo rispetto al 3,17 per cento ipotizzato la settimana precedente, e contro l'espansione del 3,29 per cento ipotizzata cinque settimane fa. Per il 2022 il mercato finanziario ipotizza una crescita del 2,33 per cento, la stessa della precedente rilevazione. A fine marzo, nel rapporto sull'inflazione, l'autorità monetaria aveva limato le previsioni di crescita del 2021 portandole al 3,6 per cento, contro il 3,8 per cento stimato a dicembre 2020.

Per il Fondo monetario internazionale (Fmi), il gigante amazzonico chiuderà il 2021 con una crescita del 3,7 per cento. Il dato, contenuto nel "Worl economic outlook" di aprile, migliora seppur di poco il 3,6 per cento ipotizzato a fine gennaio. Nel rapporto "Renewing the Growth" pubblicato il 30 marzo, la Banca mondiale (Bm) ha fissato al 3 per cento l'asticella di crescita dell'economia brasiliana per l'anno in corso. Una marcia inferiore alla media del 4,4 per cento della regione latinoamericana. L'istituto ritiene che il Brasile continui a pagare gli effetti negativi della pandemia da nuovo coronavirus per almeno tutto il primo semestre del 2021, soprattutto con ricadute sulle performance del settore dei servizi. Un comparto, quest'ultimo, che più di quello industriale, esposto al ritmo di progresso della campagna vaccinale.

Per l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) il Brasile dovrebbe chiudere il 2021 con una crescita del 3,7 per cento, in netto aumento rispetto al 2,6 per cento ipotizzato a dicembre 2020. La correzione, si legge nel rapporto presentato il 9 marzo a Parigi, è legata soprattutto all'approvazione del pagamento di un nuovo bonus covid in favore delle fasce più deboli della popolazione e perché, secondo l'analisi, le economie dei paesi emergenti mostrano una ripresa più rapida rispetto alle economie consolidate. Aumenta, inoltre, la stima di crescita per il 2022, proiettata ora al 2,7 per cento (0,5 punti percentuali in meno sulla stima di dicembre). Tuttavia, l'Ocse vede rischi all'orizzonte per il paese, in particolare derivanti dal peso del debito pubblico cresciuto nel corso del 2020 a causa delle misure di sostegno all'economia per contrastare gli effetti della pandemia. Inoltre, il rischio di una distribuzione dei vaccini più lenta del previsto è una preoccupazione immediata che potrebbe ridurre la spesa per i consumi", spiega l'Ocse.

Per il ministero dell'Economia, il 2021 si chiuderà con una crescita del 3,2 per cento del pil. "Le incertezze soprattutto rispetto alle sfide per affrontare la pandemia sono alte, ma dobbiamo considerare gli indicatori nei primi due mesi che indicano la continua ripresa dell'attività economica", si leggeva in un bollettino diffuso il 17 marzo dal dipartimento di politica economica (Spe). "Tuttavia, l'andamento dell'economia nel mese di marzo è ancora incerto, a causa di nuovi fattori che stanno emergendo nell'ambito della diffusione della pandemia, come la possibile adozione di misure di distanziamento sociale che influenzano l'attività economica", si sottolineava nel documento. Il percorso di consolidamento dell'economia è per il ministero legato alle riforme strutturali in campo fiscale e alla velocità ed efficacia della campagna vaccinale. (Brb)
ARTICOLI CORRELATI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TUTTE LE NOTIZIE SU..
GRANDE MEDIO ORIENTE
EUROPA
AFRICA SUB-SAHARIANA
ASIA
AMERICHE