Roma, 05 mar 2021 17:32 - (Agenzia Nova) - Il concetto di felicità si è trasformato, alla luce della pandemia, in un percorso tortuoso e ricco di insidie, sicuramente lontano dal concetto che tutti immaginiamo: la felicità non è qualcosa di acquisito o tangibile, non si fonda su basi normative e non è un principio codificato all’interno della nostra Costituzione, ed è per questo che accolgo con grande interesse questo dibattito sull’inserimento di questo diritto nella Carta fondamentale. Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervenuta oggi alla lectio magistralis “Il diritto alla felicità: confronto a due voci sul futuro dell’etica” organizzata dalla Fondazione Guido Carli. “Credo che l’attuazione e tutela di altri valori – come la libertà, l’uguaglianza, il diritto alla salute o la libertà di espressione – e la garanzia dello sviluppo della persona umana siano precondizioni necessarie alla felicità, concetti molto ampi che necessitano di avere un substrato di base”, ha detto, aggiungendo che “forse non possiamo dire che la felicità sia la somma di quei diritti, ma sicuramente si coniuga con la loro esistenza e garanzia”. “Come amministratore perseguo l’interesse collettivo, che consente di valutare la media del benessere dei cittadini: coniugare il benessere di tutto è spesso complicato, un equilibrio difficile a cui tuttavia dobbiamo tendere”, ha concluso, ribadendo che la garanzia di tali valori deve essere “un faro verso cui muovere la nostra azione amministrativa”. (Ems)
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"Nel corso degli anni Nova si è affermata per competenza e professionalità, diventando una voce autorevole su temi legati alla politica internazionale"
Virginia Raggi
Ex sindaco di Roma
20 luglio 2021