Bamako, 19 feb 2021 11:42 - (Agenzia Nova) - Presunti ribelli islamisti hanno ucciso almeno 18 persone in molteplici attacchi effettuati nei giorni scorsi nel nord del Burkina Faso e nel Mali centrale. Lo hanno riferito fonti del governo e della sicurezza locali, spiegando che gli attacchi si sono articolati fra mercoledì notte e giovedì scorso. Come riferito dal portavoce del governo di Ouagadougou, in Burkina Faso gli aggressori hanno teso un'imboscata agli abitanti del villaggio di Dolbel, città al confine con il Niger, provocando un bilancio di almeno otto morti e nove feriti. A poche ore di distanza, fonti della sicurezza hanno segnalato un attacco ad un autobus pubblico che stava circolando tra Markoye a Dorbel, nel vicino Niger. Nell'attacco, durante il quale uomini armati hanno preso di mira il veicolo sparando al conducente ed uccidendo in totale nove persone. Negli stessi giorni, in Mali almeno nove persone sono state uccise, ferite o risultano disperse dopo che una serie di attacchi si sono concentrati nei dintorni della località di Bandiagara. Secondo funzionari governativi, un gruppo di uomini armati ha sparato su due villaggi e ha preso d'assalto diversi autobus. Gli attacchi si sono verificati a pochi giorni dalla conclusione del vertice G5 Sahel, il dispositivo civile e militare a guida francese che riunisce Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad e Mauritania nella lotta al terrorismo jihadista. E' in questo contesto che il presidente del Ciad Idriss Deby ha annunciato l'invio di 1.200 militari nella cosiddetta "zona delle tre frontiere", che comprende i territori di Mali, Niger e Burkina Faso e sulla quale si concentra ad oggi l'azione internazionale della coalizione. (Res)
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