Roma, 01 feb 2021 19:15 - (Agenzia Nova) - Quella nella quale ci troviamo è una fase di “caos”, espressione dell’evoluzione verso una “finanza di massa”. È questa l’interpretazione data dal politologo ed economista Carlo Pelanda, interpellato da “Agenzia Nova” sulla corsa all’acquisto di titoli GameStop che la scorsa settimana ha fatto tremare Wall Street mettendo in difficoltà gli hedge fund statunitensi, che hanno registrato perdite per 40 miliardi di dollari. “Le perturbazioni aumenteranno di pari passo con lo sviluppo dell’elettronica: il problema è la velocità con cui si riesce a risolvere i problemi e con cui intervengono le autorità come la Consob”, ha spiegato, ricordando che all’interno del mercato “i soggetti più grandi si adattano e diventano in grado di gestire determinate situazioni”. Si tratta, secondo il professore, di una “normale conseguenza della finanza di massa, ma non credo che la situazione sia preoccupante”. Interpellato sulla possibilità di un episodio di guerra asimmetrica, Pelanda ha ribadito che “ci troviamo in una fase di grande cambiamento nel mercato finanziario”, e ciò implica anche “momenti di attacco contro sistemi finanziari: un’azione dall’estero non può essere esclusa ma dubito che sia questo il caso”. Uno scenario, quindi, più legato a fenomeni dove “milioni di persone che con un click sono in grado di fare scommesse finanziarie: ci saranno sicuramente perturbazioni per gli hedge fund che giocano sullo short, ma è una lezione per i mercati”. Ribadendo la necessità di una maggiore regolamentazione “quel tanto che basta per la sicurezza”, Pelanda si è espresso favorevolmente riguardo la visione di una finanza di massa, con la funzione regolatrice svolta dal mercato. “Ovviamente il regolatore deve rendersi conto dei problemi: l’ideale sarebbe fare regolazioni molto selettive, che permettano al mercato di autoaggiustarsi e di riportare nella normalità la valutazione del rischio per gli operatori”.
(Ems)
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