Hong Kong, 26 gen 08:36 - (Agenzia Nova) - Ai familiari di due dei dieci attivisti pro-democrazia di Hong Kong detenuti nella Cina continentale è stato permesso di visitarli per la prima volta da quando il gruppo è stato arrestato lo scorso agosto mentre cercava di fuggire a Taiwan in motoscafo. Lo riferisce il quotidiano "Hong Kong Free Press". Le famiglie di Li Tsz-yin e Kwok Tsz-lun hanno completato ieri, 25 gennaio, la quarantena per il coronavirus e hanno avuto il permesso di visitare Li e Kwok per un'ora al centro di detenzione di Yan Tian, nella città di confine di Shenzhen, dove i due stanno scontando un periodo di sette mesi di pena detentiva. Il gruppo dei 12 – che stava affrontando accuse penali a Hong Kong legate alle proteste del disegno di legge sull'estradizione – è stato arrestato dalla guardia costiera cinese il 23 agosto dello scorso anno in rotta verso Taiwan. Otto sono stati accusati di aver attraversato illegalmente il confine e condannati a sette mesi di carcere, mentre due a tre anni con l'accusa di aver organizzato l'attraversamento. Due che al momento dei fatti erano minorenni sono stati rimandati a Hong Kong e dovranno affrontare un processo in città. La madre di Li ha dichiarato a due media locali che lei e la zia di Li sono arrivate al centro di detenzione ieri alle 10. Li le ha spiegato che non è stato picchiato o spaventato in nessun modo. Alle famiglie sono consentite due visite al mese. Secondo la madre di Li, verrà rilasciato il 22 marzo.
(Cip)
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