Roma, 29 ott 2020 18:56 - (Agenzia Nova) - La pandemia ci ha insegnato diverse cose ma la prima è il fatto di non essere preparati. Lo ha detto Roberto Cingolani, chief technology & innovation officer di Leonardo, nel corso del ciclo di incontri “Tempi Moderni 2030”, l'evento che parte da Genova e che è organizzato da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, insieme con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. "Lo abbiamo dimostrato con alcune scelte fatte sulla scarsa lungimiranza, sui presidi ospedalieri, ad esempio”, ha spiegato Cingolani. “La preparazione non è un problema solo italiano, ma dell’homo sapiens. Gli indicatori che oggi sono inquinamento dei mari, dell’aria, sono indicatori che i tecnici ci dicono da tempo. Ma le strategie di lungo termine richiedono investimenti i cui i frutti si raccoglieranno molto dopo". Il futuro, ha aggiunto ancora "ci è stato dato in comodato gratuito e noi lo dobbiamo consegnare alle generazioni future, e ad oggi abbiamo fatto un pessimo lavoro”. Dobbiamo pensare alle soluzioni, e la prima è la tecnologia, ha precisato spiegando che "la lungimiranza vorrebbe che si capisse la potenza della tecnologia e si usasse in modo appropriato. Ma anche le tecnologie sono capite da pochi". "Lungimiranza e competenza - ha sottolineato Cingolani – vorrebbero che si distinguesse il buono dalla parte che dovremmo saper gestire. Invece noi non sappiamo mediare tra queste due cose, noi come homo sapiens intendo". (Rin)
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