Gerusalemme, 26 gen 18:48 - (Agenzia Nova) - “Il primo giorno abbiamo colpito ampiamente in un 'Paese A'”, ha detto. “Là abbiamo colpito sia un impianto di produzione di armi, sia le armi stesse. Il giorno successivo il sistema (antimissile) Cupola di ferro ha intercettato due razzi diretti verso Ashkelon”, ha proseguito, riferendosi con ogni probabilità a un attacco aereo effettuato in Siria nella notte fra il 24 e il 25 dicembre 2020 e a un successivo lancio di razzi da Gaza. “Abbiamo poi condotto un attacco lungo il fronte ‘B’, non necessariamente nel primo anello” (ovvero tra i Paesi immediatamente confinanti con Israele). “Due giorni dopo abbiamo colpito di nuovo il Paese A, bloccando il trasporto di armi fra A e B, armi che avrebbero dovuto essere usato contro lo Stato di Israele”, ha aggiunto (possibile riferimento a un attacco contro siti legati all’Iran in Siria, lo scorso 31 dicembre). Secondo Kohavi, inoltre, i militari hanno cercato di impedire i costanti attacchi cibernetici diretti contro Israele. (Res)
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