New York, 24 gen 11:49 - (Agenzia Nova) - Più di due mesi dopo l'arrivo dei potenti uragani Eta e Iota, oltre 1,5 milioni di bambini sono ancora esposti a malattie pericolose per la vita in America Centrale, poiché molti sistemi idrici, inclusi pozzi e latrine, sono stati contaminati. Lo ha dichiarato il direttore regionale del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) per l'America Latina e i Caraibi, Jean Gough, al termine di una missione sul campo di 10 giorni presso le comunità colpite in Honduras e Guatemala. In Honduras, Guatemala e Nicaragua, oltre 1.230 scuole sono state parzialmente danneggiate o distrutte. I tetti sono stati spazzati via, i servizi igienici e i muri sono stati distrutti, le attrezzature e i materiali scolastici sono stati rovinati. Senza azioni immediate, molti bambini rischiano di perdere la possibilità di frequentare la scuola per un altro anno scolastico a causa dell'impatto degli uragani. (segue) (Com)
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