Roma, 30 nov 2020 20:12 - (Agenzia Nova) - I genitori di Giulio Regeni e l'avvocatessa Alessandra Ballerini stigmatizzano "la costante e plateale assenza di collaborazione" da parte delle autorità egiziane nel far luce sull'uccisione del ricercatore italiano a inizio 2016. E' quanto si legge in una nota in cui la legale, Paola e Claudio Regeni commentano la chiusura delle indagini preliminari da parte della procura di Roma a carico di cinque singoli indagati appartenenti agli apparati di sicurezza egiziani. "I procuratori egiziani - spiega la nota - hanno la sfrontatezza di 'avanzare riserve' sull'operato dei nostri magistrati ed investigatori e di considerare insufficienti le prove raccolte". La procura del Cairo, inoltre, "si permette di giudicare il quadro probatorio delineato dalla nostra procura, insistendo nel rifilarci il vecchio sanguinario depistaggio dei cinque rapinatori che costò la vita a degli innocenti fatti spacciare per gli assassini di Giulio" prosegue il comunicato. "Crediamo che il nostro governo debba prendere atto di questo ennesimo schiaffo in faccia e richiamare immediatamente l’ambasciatore. Serve un segnale di dignità perché nessun paese possa infliggere tutto il male del mondo ad un cittadino e restare non solo impunito ma pure amico", concludono i coniugi Regeni e l'avvocatessa Ballerini. (segue) (Res)
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