Bishkek, 24 ott 2020 09:45 - (Agenzia Nova) - Gli osservatori si interrogano tuttavia in queste ore sulle vere ragioni dietro il cambio di atteggiamento del presidente kirghiso. È possibile, secondo alcuni, che alla base vi siano anche le pressioni esercitate dalla Russia, la cui influenza politica in Kirghizistan resta preponderante. Nei giorni scorsi il presidente russo Vladimir Putin ha inviato a Bishkek Dmitrij Kozak, numero due dell’amministrazione presidenziale, il quale ha incontrato sia Jeenbekov che Japarov. Quest’ultimo nella giornata del 14 ottobre ha fornito importanti rassicurazioni al Cremlino, sottolineando che l’accordo in base al quale la Russia mantiene in Kirghizistan la base aerea di Kant “non sarà rivisto”. Mosca ha certamente fretta di chiudere al più presto la crisi per evitare che, dopo la Bielorussia, si apra un nuovo fronte d’instabilità nel proprio “cortile di casa”. (segue) (Res)
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