Ankara, 16 giu 2017 17:01 - (Agenzia Nova) - Alla marcia del Chp hanno aderito molte città del paese nelle ultime ore. “Non è certamente l’inizio di una rivoluzione - afferma Valeria Giannotta, attuale direttore del Centro italiano per la pace in Medio Oriente (Cipmo) e già docente di relazioni internazionali presso l’Università di Ankara – ma si tratta comunque di una presa di consapevolezza". La manifestazione segue infatti decine di migliaia di arresti e licenziamenti resi possibili anche dallo stato d’emergenza proclamato il 20 luglio scorso dal presidente Erdogan e più volte prorogato nel corso dell’ultimo anno. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, sostengono i manifestanti, è la condanna di Berberoglu, dirigente del Chp responsabile delle relazioni con i media. (segue) (Tua)
© Agenzia Nova - Riproduzione riservata